Violet Jessop “l’inaffondabile”

Ci sono due modi per commemorare Violet Jessop morta a 84 anni, il 5 maggio 1971. Se sei vittima di superstizioni prima di iniziare la lettura ti consiglio qualche rito o oggetto apotropaico - io porto sempre con me un amuleto a forma di corno -. Questo perchè la sua biografia è di tutto rispetto.

Nasce da padre e madre irlandesi, nel giorno dei Santi Angeli Custodi -ricorrenza fissata il 2 ottobre per volere di papa Clemente X nel 1670- nella bellissima pampa argentina nei pressi di Bahia Blanca.
Durante l'infanzia contrae la tubercolosi ma, nonostante le previsioni infauste, ne guarìsce. 
La ritroviamo in Inghilterra a lavorare come cameriera, ha 21 anni e trova impiego alla White Star Line, è l'inizio una lunga carriera, diventando poi infermiera ma sempre in mare.  È da questo momento che la sua storia porta a diverse interpretazioni.

Baciata dalla fortuna

20 settembre 1911 come cameriera imbarcata sull'Olympic è partecipe alla collisione tra la nave e l'incrociatore HMS Hawke, della Royal Navy britannica, quest'ultimo perde la prua. Nel processo la corte stabilì in appello che la colpa era da imputarsi alla Olympic.

Stöwer Titanic14 aprile 1912 Controvoglia si presenta in servizio al molo di attracco del Titanic (a Southampton) alle 6 del mattino del 10 aprile 1912. Il suo pensiero è che rotte nell'Atlantico del Nord hanno spesso condizioni meteorologiche avverse, che la clientela che utilizza quelle linee è esigente, che i turni di lavoro saranno pesanti -17 ore al giorno- e la paga molto bassa, 3 sterline e 10 scellini al mese. Alle 11:40 p.m. del 14 Aprile il Titanic urta un iceberg, e alle 2:20 a.m. del 15 aprile affonda. Sono contabilizati 1500 i morti e 720 i sopravvisuti tra cui Violet.

21 novembre 1916  È a bordo del Britannic quando affonda in 55 minuti per la falla prodotta dall'esplosione di una mina tedesca, al largo del mar Egeo. Fortunatamente la nave viaggiava senza pazienti a bordo e le perdite sono pochissime: delle 1.065 persone presenti a bordo, si contano solo 30 vittime, e la maggior parte di queste si trovavano su due lance di salvataggio che finiscono triturate da una delle eliche, ancora in moto: lance ammainate incautamente e senza l’autorizzazione dell’ufficiale preposto, ma chi se ne frega tanto poco prima il comandante ha messo i motori a tutta forza nel tentativo (peggiorativo) di spiaggiare. La nostra Violet si procura un trauma cranico ma è poca cosa essendo ospite di una delle due lance.

Titanic

È una storia iniziata nel 1907 quando la britannica White Star Lines commissiona al cantiere Harland & Wolff di Belfast la costruzione di tre transatlantici giganti da 45.000 tonnellate di stazza lorda. Il primo ad entrare in servizio è il prototipo Olympic nel 1911: il suo successo è immediato. Come ben sappiamo nel 1912 avviene il naufragio nel corso del suo viaggio inaugurale della seconda nave della classe, il Titanic, con tutto il clamore mediatico che ne è conseguito. La sua perdita decreta la temporanea sospensione dei lavori sulla terza “sistership” per studiare delle migliorie che la rendano più più sicura. «Fu deciso di alzare la maggior parte delle paratie stagne in modo che la nave potesse galleggiare anche con sei compartimenti danneggiati e ovviamente fu aumentata la dotazione di lance di salvataggio».
Ma non potevano prevedere che l'acqua sarebbe entrata dagli oblò, tutti aperti a causa delle temperature mediterranee - al tempo non esisteva la climatizzazione e l'aria forzata.

"Porta Sfiga"

 A questo punto ci piace romanticamente pensare che la White Star Lines o fosse disattenta o disineressata ai precedenti di Violet o perchè  ormai convinta che è da imputare al progetto dei tre translatantici giganti tutta questa sfortuna, e per questo nel 1934 opera, per sfinimento e per problemi economici, la fusione con la sua rivale di sempre, la Cunard Line. 

La quale più di recente è diventata Carnival Corporation & plc, società anglo-statunitense. Il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere. Le cui navi o molte delle quali - made in italy by Fincantieri -  di tanto in tanto potete affiancare con la gondola sul Canal Grande o guardarne l'imgombrante passaggio dalle colonne di Marco e Todaro in fronte al molo e al bacino di San Marco.

Venice Cunard

Passaggio davanti a San Marco

Bè ne abbiamo parlato, per scaramanzia.


 

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Mai riuscito a rispondere compiutamente alle uniche importanti domande della vita: “quanto costa?”, “quanto ci guadagno?”. Quindi “so e non so perché lo faccio …” ma lo devo fare perché sono curioso. Assecondami.

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