— I Dossier di Berlin89
Visibilità omosessuale, non gli resta che piangere
Il capo della polizia di New York, il commissario James P. O’Neil, ha chiesto scusa per l’irruzione dalla polizia che portò alla rivolta di Stonewall del 1969.
«So che quello che accadde non sarebbe dovuto accadere. Le azioni della polizia di New York furono sbagliate, chiaro e semplice. Il modo di agire [della polizia] e le leggi erano opprimenti, e me ne scuso».
Ha detto O’Neill in una conferenza stampa relativa alla sicurezza della città nel mese del Pride, la più nota manifestazione di affermazione dell’orgoglio della comunità LGBT nel mondo.
Oggi quella rivolta è considerata simbolicamente come il momento di nascita del Pride, l’Orgoglio omosessuale, celebrato ogni anno nel mese di giugno, e lo Stonewall Inn è diventato il primo monumento nazionale americano legato alla comunità LGBTQ.
Sono passati cinquant’anni dalle rivolte di Stonewalld del giugno del 1969, e nonostante il riconoscimento dei loro diritti le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender rimangono discriminate.
Morale: i ‘diritti civili’ sono diventati un aspetto importante della politica europea, un vero e proprio cavallo di battaglia all'insegna del do ut des.
I diritti civili delle minoranze sessuali baratatti in cambio di un neoliberismo che comprime le istanze dei lavoratori in una Unione europea che smantella il welfare ed erode i diritti del lavoro.
La visibilità omosessuale ha un prezzo. In Europa è salato
L’Unione europea del pareggio di bilancio, dell’austerità nei conti dello Stato che erodono il settore pubblico e il welfare, l’Europa delle norme che avvantaggiano il grande capitale, dell’euro che strangola i Paesi economicamente più deboli a vantaggio di quelli più forti è anche l’avamposto dei diritti per le minoranze sessuali, e secondo gli esperti batte per impegno anche l’Onu. Come è possibile? Lo racconta Daniela Danna.
Fino a tre anni fa il Belpaese vagava in quella vasta zona grigia di Stati nazionali che non condannano con leggi ad hoc l'omosessualità, ma che non conferiscono parimenti diritti. A distanza di tre anni , in Italia moltissime coppie di uomini e di donne hanno potuto regolarizzare la loro unione. A condizione di non chiamarla famiglia, ma "formazione sociale specifica" – distinguo che permane ancora – e a condizione di non avere riconosciuto nulla sul terreno della genitorialità, fatta salva la buona volontà di qualche giudice.
A ben guardare
L'Italia, invece, è rimasta ferma,
A sugellare questa realtà c'è un bello stop ai padri gay nel riconoscere i loro figli da parte della corte di Cassazione, nonostante quel "fatte salve le disposizioni in materia di adozione" che doveva aprire all'omogenitorialità. Così sentenziando i diritti e la sorte dei bambini arcobaleno sono legati alla distrazione o alla saggezza dei tribunali.
La sorte dei bimbi arcobaleno in Italia la decide il Tribunale
Tutti felici e contenti? No, o meglio contenti sì… ma accontentarsi no… perché accontentarsi di una posizione riconosciuta una tantum dalla giurisprudenza lascia certi (molti) individui e coppie un passo indietro rispetto ad altri, condizione questa non perfettamente soddisfacente né in linea col dettato “aperto” della Costituzione Italiana.
Naturalmente su questo modo di interpretare la Carta dei diritti umani in Italia come altrove, il confronto-scontro è al “calor bianco”.
Se da una parte “ la coppia gay per quanti volonterosi sforzi quest’ultima farà, non riuscirà mai a produrre una figliolanza casereccia, ossia “fatta in casa”. La cui nascita e protezione sono il fondamento ideale della famiglia che abbiamo conosciuto per millenni, come sostiene Claudio Antonelli in: Nel matrimonio gay c'è vera uguaglianza tra i coniugi. E' vero? Dall'altra parte c'è l'abate Farley che replica: “Quelli che assegnano i ruoli sono spesso motivati da una mentalità moralizzatrice che non fa prigionieri e giustifica l’odio, la collera e l’intimidazione.”. In: Essere un 'vero uomo' non ha più importanza nella confusione tra i sessi. Infatti, c'è tutta una letteratura, come le testimonianze raccolte in Famiglie arcobaleno, che lo conferma.
Berlino, la capitale della Germania, ha una comunità LGBTQ attiva e con una lunga storia alle spalle.
Essere un 'vero uomo' non ha più importanza nella confusione tra i sessi
“Quelli che si oppongono alla nuova rivoluzione rivestono il ruolo di pericolosi criminali culturali motivati da una mentalità moralizzatrice che non fa prigionieri e giustifica l’odio, la collera e l’intimidazione „
Lo racconta l'abate Farley.
Due piccole e grandi storie di famiglie arcobaleno
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In sintesi: che sono mediamente più sani e felici degli altri.
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No, ha detto un giudice americano in una sentenza insolitamente diretta, e piuttosto divertente
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Il 28 giugno si celebrano i Moti di Stonewall: cosa sono? Come andò a Stonewall
I Moti di Stonewall sono parte integrante della storia Lgbt, ma in pochi sanno perché Stonewall è così famoso e importante per la comunità gay.
E sono pochissimi a sapere cosa successe la notte del 27 giugno 1969, all’una di notte (perciò la ricorrenza si celebra il 28 giugno).
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