La Germania segna la fine dei «partiti popolari»
È un caso che provengano dalla Germania i primi segnali di una nuova Europa. Questo perchè nella Germania sono più propensi a dare regole al calcolare della matematica, piuttosto che alla variabile filosofica "numeri da circo".
In quest'anno elettorale d'Europa emerge dalle elezioni regionali che i giovani insistono nel rifiutare i cosiddetti «partiti popolari», quelli che dal dopoguerra a oggi, si sono divisi la maggior parte dell’elettorato. Per la Germania il punto di svolta o meglio l'origine del processo è stata la caduta del Muro (1989) e la Riunificazione (1990).
Nella Sassonia trent'anni dopo.
Nel Brandeburgo trent'anni dopo.
Anche l’aumento dell’affluenza accomuna i due territori della Germania orientale: in Sassonia ha votato il 66,6% degli aventi diritto (nel 2014 furono il 49,2%) mentre in Brandeburgo si è saliti dal 47,9% di cinque anni fa al 61,3% di domenica.
Guardando ai risultati, in Sassonia la CDU rimane primo partito con il 32,7%, ma perde ben 7,3 punti percentuali, finendo incalzata da AfD, che balza al 27,5% (primo partito tra i giovani con il 22%, secondo FWG). La sinistra della Linke crolla al 10,4% (in calo di oltre 8 punti), mentre la SPD si ferma al 7,7. Bene i Grüne (Verdi), che arrivano all’8,6% crescendo di quasi 3 punti.
Entrambi sono voti antisistema.
Il settimanale Zeit spiega che il successo di Afd tra le nuove generazioni tedesco-orientali è il derivato da un diffuso senso di ingiustizia di cui si sentono vittime. In particolare il divario retributivo tra Est e Ovest è maggiore di quello tra uomini e donne e i giovani, quando possono se ne vanno.
«Più della metà dei laureati del Brandeburgo lascia lo Stato dopo gli studi, in Sassonia quasi un quarto, in Sassonia-Anhalt anche due terzi». Vanno nella capitale che ha riunito Est ed Ovest, Berlino, o, se rimangono all’Est, nelle città più grandi come Lipsia e Potsdam.
I giovani elettori di AfD sono quelli rimasti indietro, a Cottbuss o in Lusazia, con un'economia che dipende da quel carbone che i Verdi vogliono far sparire, perché inquina: «Nella Germania orientale, dove ci sono quattro centrali a carbone che costituiscono quattro delle dieci maggiori fonti di anidride carbonica in Europa, la questione ecologica è quindi anche una questione sociale, una questione di identità. Andrei a una manifestazione per protestare contro il lavoro di mia madre o di mio padre? Probabilmente no».
È comunque sbagliato pensare che gli elettori di AfD vivano ai margini.
«A votare AfD non è chi è in basso. Ma chi ha paura di finire in basso» — racconta Bento (il sito dello Spiegel dedicato agli Under 30) — .
Nell'Est della Germania sono quelli che hanno costruito qualcosa dopo la caduta del comunismo e che ora hanno paura di perderlo di nuovo. I professori e i medici, quelli con le case di proprietà, i Suv in garage e quattro vacanze all’anno.
Il 33,9% dei simpatizzanti AfD appartiene al quinto più ricco della popolazione, mentre meno del 10% dei sostenitori AfD ha gravi preoccupazioni per la propria situazione economica.