Minacciati da un miracoloso vaccino obbligatorio anti Coronavirus
Geschrieben von C. J. Hopkins am .
{fa-info-circle } Artikel nur in Muttersprache - Article only in mother language.
CJ Hopkins è un drammaturgo, uno scrittore di romanzi e di satira politica. Nasce americano e vive a Berlino dove il governo federale ha previsto di introdurre una “carta di immunità” al coronavirus come parte della sua “Legge sulla protezione dalle infezioni,” che darà alle autorità di polizia il potere arrestare chiunque sia “sospettato di essere contagioso”.
Hopkins sostiene con fine tragica ironia che in tutto il mondo con una nuova narrativa ufficiale che esalta il coraggioso, il nuovo, il paranoico, il patologico, il “normale" ci stiamo avvicinando ad un livello di isteria di massa e di mentalità di gregge che nemmeno Goebbels avrebbe potuto immaginare. Buona lettura.
Nell’introduzione di nuova narrativa ufficiale, arriva il momento in cui le persone non ricordano più come era iniziata tutta la storia. O meglio, ricordano come era iniziata, ma non la propaganda che l’aveva iniziata. O, piuttosto, ricordano tutto (o sono in grado di farlo, se vengono interrogate), ma la cosa non fa più alcuna differenza, perché la narrativa ufficiale ha ormai soppiantato la realtà.
Potreste ricordare questo fatto dalla Guerra al Terrore e, in particolare, dall’occupazione dell’Iraq.
Già nella seconda metà del 2004, la maggior parte degli Occidentali aveva completamente dimenticato la propaganda che aveva scatenato l’invasione e quindi considerava i militanti della resistenza irachena dei “terroristi,” nonostante il fatto che gli Stati Uniti avessero invaso e stessero ancora occupando il loro paese senza alcun legittimo motivo.
All’epoca, era ormai ovvio che le “armi di distruzione di massa” non esistevano, che gli Stati Uniti avevano invaso una nazione che non l’aveva attaccata e che non rappresentava nessuna minaccia, e che stavano conducendo una vera e propria guerra di aggressione.
Questi fatti non erano stati ritenuti importanti, neanche un po’. A quel tempo, gli Occidentali erano completamente immersi nella narrativa ufficiale della Guerra al Terrore, che aveva sostituito la realtà oggettiva. La mentalità di gregge aveva preso il sopravvento.
Non è facile descrivere il suo funzionamento; è uno stato di dissociazione funzionale. Non era che le persone non conoscessero i fatti o che non li capissero.
Sapevano che gli Iracheni non erano “terroristi.” Allo stesso tempo, sapevano che erano sicuramente “terroristi,” nonostante sapessero che non lo erano.
Sapevano che non c’erano armi di distruzione di massa, che non c’erano mai state armi di distruzione di massa e, tuttavia, erano certi che ci fossero armi di distruzione di massa e che sarebbero state trovate, sebbene, chiaramente, non esistessero.
La stessa cosa era successa nella Germania nazista. I Tedeschi, per la maggior parte, non erano mai stati dei fanatici antisemiti come i membri più intransigenti del N.S.D.A.P. [Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori].
Se lo fossero stati, non ci sarebbe stato bisogno di Goebbels e della sua mostruosa macchina propagandistica. No, i Tedeschi durante il periodo nazista, proprio come gli Americani durante la Guerra al Terrore, sapevano che le loro vittime non rappresentavano una minaccia e, allo stesso tempo, credevano esattamente il contrario, e quindi non protestavano mentre i loro vicini venivano trascinati fuori delle loro case e inviati nei campi di sterminio, campi che, nel loro stato dissociativo, allo stesso tempo esistevano e non esistevano.
Quella che sto descrivendo potrebbe probabilmente sembrare una psicosi, ma, tecnicamente parlando, non lo è … non del tutto. Non è una fuga completa dalla realtà. Le persone che operano in questo stato sanno che ciò che credono non è reale. Tuttavia, sono costrette a crederci (e, in realtà, letteralmente ci credono, per quanto impossibile ciò possa sembrare), perché le conseguenze del non crederci sono ancora più spaventose della dissonanza cognitiva di credere in una narrativa che sanno essere fittizia.
Non credere alla narrativa ufficiale significa la scomunica dalla “normalità,” la perdita di amici, reddito, status e, in molti casi, punizioni assai peggiori.
Gli animali di una mandria, quando sono in preda al panico, corrono istintivamente verso il centro del branco. La separazione dal gruppo li mette alla mercé dei predatori. Qui è all’opera lo stesso istinto primordiale.
L’obiettivo di ogni narrativa ufficiale è generare questo tipo di mentalità di gregge, non per turlupinare o ingannare la gente, ma piuttosto per confonderla e terrorizzarla fino a farla regredire ai suoi istinti primari, in modo che venga guidata unicamente dalla paura esistenziale, mentre fatti e verità non contano più nulla.
Una volta che una narrativa ufficiale raggiunge questo punto, è inattaccabile dai fatti e dalla ragione. Non ha più bisogno dei fatti per essere giustificata.
Si giustifica con la sua stessa esistenza. La ragione non può penetrarla. Discutere con i suoi seguaci è inutile. Sanno che è irrazionale. Semplicemente, a loro non importa.
Con la narrativa sul coronavirus stiamo per arrivare a questo punto. È anche possibile che lo si sia già raggiunto.
Nonostante il fatto che stiamo trattando di un virus che, sì, è chiaramente mortale per gli anziani e per i portatori di patologia pregresse, ma che chiaramente non è una minaccia mortale per la maggior parte della specie umana, le persone si stanno barricando in casa come se fosse arrivata l’apocalisse degli zombi.
Molti sembrano credere che questo virus sia una sorta di influenza mortale terroristica aliena (o un virus armato di distruzione di massa) che ti ucciderà nel momento stesso in cui lo respirerai.
Questo non è affatto sorprendente, perché, secondo la narrativa ufficiale, i suoi poteri distruttivi sono praticamente illimitati. Non solo distruggerà i tuoi polmoni, liquiderà tutti gli altri organi principali e ti ucciderà con coaguli di sangue e danni intestinali, ma causerà “stroke improvvisi nei giovani adulti,” probabilmente anche il cancro alla prostata e Dio sa quali altri orrori patologici!
Secondo tutti gli “scienziati” e gli “esperti medici” (vale a dire quelli conformi alla narrativa ufficiale, non tutti gli altri scienziati ed esperti medici), è diverso da qualsiasi altro virus mai esistito nella storia dei virus. Certamente non segue lo schema tipico del diffondersi rapidamente per un periodo limitato, per poi scomparire da solo, indipendentemente dalle misure prese per contrastarlo, come sembrerebbe indicare questo studio israeliano.
E poi, “non abbiamo immunità contro di esso,” motivo per cui tutti noi dobbiamo rimanere “rinchiusi,” come detenuti indisciplinati in un penitenziario, fino a quando un vaccino non sarà stato inventato e somministrato con la forza ad ogni persona vivente sulla Terra. Apparentemente, questo miracoloso vaccino obbligatorio ci renderà magicamente immuni da questo virus, contro il quale non abbiamo immunità (e per cui non siamo assolutamente in grado di sviluppare l’immunità), [vaccinazione] che sarà certificata da “documenti di immunità” obbligatori che ci serviranno per viaggiare, trovare un lavoro, mandare i figli a scuola e che dovranno essere mostrati alla polizia quando ci fermeranno per la strada perché magari potremmo sembrare di essere “infetti.”
La Germania (dove vivo) è all’avanguardia. Secondo la Süddeutsche Zeitung, il governo federale prevede di introdurre una “carta di immunità” al coronavirus come parte della sua “Legge sulla protezione dalle infezioni,” che darà alle autorità il potere arrestare chiunque sia “sospettato di essere contagioso,” costringendolo a … uh … “stare in quarantena,” con “il divieto di entrare in determinati luoghi pubblici.” Le autorità malesi hanno rinunciato queste sottigliezze e stanno arrestando i lavoratori migranti e i rifugiati delle cosiddette “zone rosse di Covid-19” e li stanno portando Dio solo sa dove.
Oh, sì, quasi dimenticavo … i ricercatori sulla guerra chimica e batteriologica della DARPA (cioè, la Defense Advanced Research Projects Agency dell’esercito americano) hanno sviluppato un nuovo e carino esame del sangue che identificherà i “portatori asintomatici” (cioè, le persone che non mostrano sintomi di sorta). Probabilmente questo tornerà utile … specialmente se i “suprematisti bianchi,” gli “estremisti rosso-marrone” e i “teorici della cospirazione” continueranno a protestare con mogli e figli contro il blocco!
E queste sono solo le ultime aggiunte ad un elenco di esempi assolutamente distopici della narrativa ufficiale sulla “coraggiosa nuova normalità” che la Polizia Globale sta portando avanti, proprio davanti ai nostri occhi (che gli editori di OffGuardian hanno illustrato qui e qui, e anche su Twitter ).
È tutto lì, nero su bianco. Non stanno nascondendo il totalitarismo … non è necessario. Perché la gente lo sta implorando.
Chiedono di essere “rinchiusi” all’interno delle proprie case, costretti ad indossare le mascherine e a stare a due metri di distanza, per ragioni che la maggior parte di loro non ricorda più.
Stanno mettendo barriere di plexiglass ovunque. Frecce sul pavimento ti indicano dove devi camminare. Piccoli cubicoli ti mostrano dove stare.
Paranoici funzionari mettono cartelli che minacciano chiunque non indossi una mascherina. Isterici mostriciattoli fascisti denunciano alla polizia i vicini di casa, rei di aver permesso ai loro bambini di giocare con altri bambini. Milioni di persone scaricano volontariamente “app per il tracciamento dei contatti,” in modo che i governi e le multinazionali possano monitorare ogni loro movimento.
In Spagna, hanno irrorato con candeggina un’intera spiaggia, uccidendo tutto, anche gli insetti, per proteggere la gente dalle “infezioni.”
Internet è diventato un coro orwelliano di voci ululanti e bigotte che spingono con prepotenza verso un conformismo globale con diagrammi, grafici e disperati sensi di colpa, di cui pochissimi hanno agganci con la realtà. Le corporazioni e i governi censurano il dissenso.
Ci stiamo avvicinando ad un livello volontario di isteria di massa e di mentalità di gregge che nemmeno Goebbels avrebbe potuto immaginare.
Distanza sociale. Phonto/Simon W. Photography
Nel frattempo, stanno battendo sugli “ospedali da campo,” per lo più vuoti, mentre la teatrale “nave ospedale” è ormai sparita e, nonostante i loro tentativi di gonfiare il più possibile il conteggio dei morti da Covid-19, le previste centinaia di milioni di vittime non si sono materializzate (nemmeno ci si sono avvicinate), la Svezia se la sta cavando, come la maggior parte dell’umanità, e … proprio come non c’erano armi di distruzione di massa, non c’è un virus di distruzione di massa.
Quello che c’è è una nuova narrativa ufficiale, il coraggioso, nuovo, paranoico, patologico “normale.” Proprio come la Guerra al Terrore, è una narrativa globale. Una narrativa globale post-ideologica.
È appena iniziato, quindi non è ancora chiaro quanto totalitario sarà questo show, ma, visto come sta andando l’episodio pilota, temo il resto della serie.
C. J. Hopkins è un premiato drammaturgo americano, romanziere e satirico politico con sede a Berlino. Le sue opere sono pubblicate da Bloomsbury Publishing e Broadway Play Publishing, Inc. Il suo romanzo distopico, Zone 23, è pubblicato da Snoggsworthy, Swaine & Cormorant. Il volume I dei suoi Consent Factory Essays è pubblicato da Consent Factory Publishing, una società interamente controllata da Amalgamated Content, Inc. Può essere contattato su cjhopkins.com o consentfactory.org.