Una cassetta di Champagne ai 5stelle con il grazie del Pd
Ma perché mai champagne? si chiede Luca Goldoni e chiarisce: "un novantenne patriota come me, regala Barolo, Sangiovese,Primitivo di Manduria.". Proseguite nella lettura, è un esempio di giornalismo del quale si va spegnendo la memoria.
Credo che la nuova segreteria del Pd,debba inviare una cassetta di Pommery allo stato maggiore dei 5stelle con due righe : “grazie per l’insostituibile contributo alla rinascita del Pd”. Tutto comincia un anno fa con le elezioni politiche,il Pd si scioglie come medusa al sole e tanti suoi storici elettori gonfiano le urne dei 5stelle-.
Ma col passar dei mesi all’amarezza del popolo dem subentra l’incredulità per l’incompetenza insolente dei grillini promossi ministri e sottosegretari.Ci vorrà un anno perchè il padre padrone Beppe Grillo riconosca “Forse non siamo all’altezza”.Ma prima di lui Mario Draghi aveva inutilmente ammonito che si incrina la credibilità di un governo non solo con leggi raffazzonate,ma pure con commenti e annunci a ruota libera.
Eccelle in questa specialità Luigi di Maio che sbalordisce per eccesso di autostima:mansioni e cariche gremiscono il suo biglietto da visita come titoli di coda: Capo politico,Vice presidente del consiglio,Ministro per lo sviluppo economico, Ministro del lavoro e delle politiche sociali. E’ fatale che questa insaziabile bulimia di incarichi provochi incidenti di percorso. Google raccoglie in varie antologie la galassia di gaffes, spropositi, cantonate storiche, geografiche, grammaticali che non provocano in lui il minimo imbarazzo.
Una recente foto racchiude la sua creatività. Seguitemi : 1)piomba a Parigi per allearsi ai “gilet gialli” che mettono a ferro e fuoco la città. 2)il presidente Macron furibondo per l’invasione di campo di un ministro italiano, richiama l’ambasciatore.3)un difficile lavoro di ricucitura placa l ira di Macron che rimanda a Roma il suo uomo. 4) Chi c’è in foto,esultante accanto al francese ritrovato?C’è lui,Di Maio ideatore della villania ed eroe della riconciliazione,chi fa da sé eccetera. Ma ecco l’ultima gaffe imperdonabile , un maldestro tentativo di bassa manovalanza : al grido insensato di “discontinuità” i giovani scudieri 5stelle mettono nel mirino la poltrona di Giuseppe Bono,mitico capo di Fincantieri.
Che Dio protegga la sua “continuità”,ovvero la marcia trionfale del più grande gruppo industriale italiano,leader mondiale delle maxi navi, fornitore della marina Usa, acquirente di cantieri in Francia,Norvegia, Corea , candidato a ricostruire il ponte di Genova, ricevuto in tutte le latitudini come un mite imperatore del mare. La notizia del tentato colpo di mano trapela e accade un fenomeno inedito : l’Italia che conta (in politica,scienza,arte, sport) scende in campo per Bono.
Una voce sovrasta le altre,”guai a chi lo tocca!”.E’l’uomo dalle mille felpe,Matteo Salvini che si schiera con Fincantieri, facendosi invitare il 4 marzo al varo di Costa Venezia ,la nuova ammiraglia destinata ai mari della Cina.
Non ci mancava altro per tramutare la sconfitta grillina in disfatta,. Ecco perché ho esordito con la cassetta di Pommery ai 5stelle con il grazie del Pd. Ma perché mai champagne?Un novantenne patriota come me,regala Barolo, Sangiovese,Primitivo di Manduria. Viva Fincantieri splendido esempio di made in italy,progettato da menti geniali gestito da fedeli servitori. Questa è l’ Italia che abbiamo amato, appesa al muro di scuola, con le regioni colorate come toppe di un pathwork a forma di stivale.