L'Italia teoreticaménte si applaude
"...ieri non è più, domani non è ancora..." e se a qualcuno fosse sfuggito, l'estate italiana l'ha spiegato al mondo con una serie di eventi concatenati che potremmo definire anticorpi di consapevolezza umana. Eventi che mostrano l'Italia come portatrice sana di socialità e di filosofia politica.
Nell'ordinamento italiano è previsto un bicameralismo perfetto: il Parlamento è formato da due camere, la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica, ciascuna delle quali gode dei medesimi poteri dell'altra. Il Presidente del Senato, come sancito dall'articolo 86 della Costituzione, può essere chiamato a ricoprire il ruolo di Presidente supplente qualora il Presidente della Repubblica sia impossibilitato a svolgere le proprie funzioni, per questo il Senato è tradizionalmente considerato la camera alta; mentre, la Camera dei deputati è ritenuta la camera bassa.
Il Presidente della Repubblica dura in carica 7 anni e può essere rieletto. Al termine del suo mandato diventa Senatore a vita (salvo rinuncia). In caso sia impossibilitato a svolgere le sue funzioni è sostituito dal Presidente del Senato (supplenza). Il P.d.R. non è responsabile ne civilmente ne penalmente per atti compiuti durante l’esercizio delle sue funzioni, gli unici reati di cui può essere accusato sono:
- L’alto tradimento, violazione dell’obbligo di fedeltà alla repubblica;
- L’attentato alla costituzione, è un’attività diretta a modificare in modo illegale il regime Politico-Costituzionale o a violare i principi fondamentali della Costituzione.
Il Presidente della Repubblica ha poteri formali e sostanziali. Ovvero atti che il P.d.R. emana su iniziativa e con il consenso del Governo o di un singolo Ministro (Decreti) e provvedimenti che spettano esclusivamente al Presidente della Repubblica senza iniziativa o consenso del Governo (La nomina di 5 giudici della Corte Costituzionale; La nomina di 5 Senatori a vita; La nomina del Presidente del Consiglio dei Ministri; Lo scioglimento anticipato delle Camere; L’invio di messaggi alle Camere.).
Si svolgono ogni cinque anni oppure in seguito a scioglimento anticipato delle Camere. In seguito alle elezioni, si rinnova anche il Governo, che deve ottenere l'appoggio della maggioranza in ciascuna camera del Parlamento.
Il potere logora chi non ce l'ha
L’aforisma, che pare fosse del politico francese Charles Maurice de Talleyrand-Périgord ma che in Italia ha la voce e il volto di Giulio Andreotti, ha una base scientifica.
Il governo giallo-verde si è "trasformato" in governo giallo-rosso.
Proprio quando Salvini si gioca la sua carta, dopo mesi di propaganda, rissa politica e sondaggi, è bassa marea. Affiorano tutti quegli scogli che il "capitano" non ha saputo vedere. Sembra di rivedere la pietosa storia della Concordia.
Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto... veramente molto male... le faccio passare un'anima di guai. Vada a bordo, cazzo!
Ma la Costituzione consente un miracolo, un matrimonio al capezzale della XVIII Legislatura, i parlamentari M5s e PD trovano la forza di "riparare" sotto la presidenza di Conte (il Conte 2). Un boccone amaro per entrambi, date le promesse elettorali. Dentro e fuori il parlamento, nell'economia reale ed in quella neoliberista ci saranno non pochi riallineamenti. E non solo.
Nel parlamento eletto con le elezioni politiche del marzo 2018 si è formato un nuovo gruppo politico "Italia Viva".
Rottamatore per eccellenza (anche di se stesso) Renzi ha giocato bene le sue carte. Con poco pudore ma forte di un'attenzione apparentemente sconcertante ha realizzato un gruppo parlamentare del PD di suoi "fedeli". Ha quindi promosso la caduta del governo giallo/verde (Conte 1), ed ha così provveduto a promuovere un doloroso esame di coscienza nel popolo del PD formando (secondo i dettami costituzionali) un nuovo gruppo parlamentare in cui sono comprese presenze fondamentali per gli equilibri del nuovo governo Conte, ed infine si è preparato ad affrontare l'elezione del Presidente della Repubblica nel 2022, e le prossime elezioni nel 2023. Fondando un nuovo partito Italia Viva appunto, che profuma (non molto da lontano) di Craximo.
Nasce Vox Italia, un nuovo partito Sovranista.
Fino ad oggi sembrerebbe che di sovranismo (e non solo) ne parlasse compiutamente solo Salvini. Da oggi anche Diego Fusaro.
Ecco finalmente abbiamo la certezza che esiste un sovranismo di destra ed uno di sinistra.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;
E finalmente i tafazziani già transfughi nei Cinquestelle e Lega avranno ora un nuovo approdo.
Non sono avvenimenti scollegati.
Ma tutti strettamente collegati ai tentativi di manipolazione strumentale della Costituzione che ha da poco compiuto 70 anni ed è Resistente e più che mai modernamente Teoretica.
Ecco un esempio eticamente fastidioso in cui il Parlamento della Repubblica si è distratto e mostrato inadempiente
È il caso connesso al "suicidio assistito".
A distanza di un anno, quello concesso al Parlamento per intervenire con maggiore organicità su una materia così delicata e ricca di implicazioni etiche e morali.
Così ha dovuto pronunciarsi sulla "prospettata incostituzionalità" dell'articolo del codice penale che equipara l'istigazione al suicidio a qualunque altra forma di assistenza a chi decide di togliersi la vita.
Ed ecco che subito inizia la rissa in parlamento.
Sono 15 i giudici che compongono la Corte Costituzionale
5 giudici vengono eletti rispettivamente da Corte di Cassazione (3), Consiglio di Stato (1) e Corte dei Conti (1), ovvero dalle supreme magistrature ordinarie e amministrative dello Stato; altri 5 membri della Consulta sono invece eletti dal Parlamento; gli ultimi 5 giudici vengono infine scelti dal Presidente della Repubblica. I giudici nominati restano in carica 9 anni e non possono essere rieletti a fine mandato. Chi è giudice costituzionale non può ricoprire l’incarico di membro del Parlamento o di un Consiglio regionale, né di avvocato.