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An allem sind die Juden schuld. E' colpa degli ebrei

O meglio, la traduzione letterale è: "La colpa di tutto è degli ebrei". All'origine il brano metteva alla berlina i nazisti. In questa versione volutamente modificata,è cantato da una delle interpreti  più celebri del cabaret dell'epoca. No comment. 

 

 

Das Grossstadt Triptychon otto dix

Del cabaret - Kabarett - a Berlino nel periodo a cavallo tra la Repubblica di Weimar e l’avvento del nazismo, romanzi, spettacoli teatrali e film ce ne hanno sempre dato un’immagine di ambiguità e decadenza. E' un punto di vista contestato dagli stessi tedeschi, perché derivante sia dall’ideologia nazista – dipingere i cabaret come luoghi di perversione faceva comodo a chi voleva eliminare con essi la libertà che veicolavano – sia dai preconcetti della cultura americana. Questo brano di Hollaender ne è una smentita.

 

Nel 1931, Friedrich Hollaender mise alla berlina le ossessioni antisemite dei nazisti con una parodia della "Habanera" della "Carmen" di Bizet, sostituendone il testo. In questa versione, il brano è cantato dalla sua interprete più celebre, Annemarie Hase.

 

 

  

 Annemarie Hase Berlino, 14 Gennaio 1900 – Berlino, 22 Febbraio 1971

 

annemarie hase 03Attrice, artista di Kabarett, cantante, Annemarie Hirsch debuttò come attrice a Osnabrück, prendendo subito il cognome d’arte Hase. Il suo primo impegno in veste di artista di Kabarett risale al 1921, quando si esibì sul palco del secondo Schall und Rauch e, poco dopo su quello del Wilde Bühne. Nel 1936, a causa della persecuzione nazista, fu costretta a trasferirsi nel Regno Unito, dove partecipò alla scena dell’Exilkabarett (gli spettacoli e i locali creati dagli esuli tedeschi in fuga dal nazismo, in Austria, Svizzera, Paesi Bassi, Cecoslovacchia, Francia, ecc,  mantenendo comunque il più possibile l’identità del Kabarett originale), nel locale Kleinen Bühne. Tornata in patria nel 1948, Annemarie Hase fece parte del  Berliner Ensemble dal ’49 al ’61, poi del Deutsches Theater. Dal 1955, riprese anche a calcare le scene dei cabaret al Palast-Brettl (sotto il Friedrichstadt-Palast, dove precedentemente c’era il secondo Schall und Rauch).

 

Friedrich Hollaender  Londra, 18 ottobre 1896 – Monaco di Baviera, 18 gennaio 1976

 

friedrich hollaenderCompositore e paroliere. Figlio del compositore di operette Victor Hollaender, nel 1901 si trasferì dalla natia Londra a Berlino. Qui ebbe l’occasione comporre le musiche di diverse produzioni di Max Reinhardt, facendosi coinvolgere dalla scena del Kabarett. Nel 1930 ebbe l’occasione di farsi conoscere anche al di fuori dell’ambiente dei teatri e dei locali di Kabarett, scrivendo le musiche e le canzoni del film Der blaue Engel (L’angelo azzurro, di Josef von Sternberg), cantate da Marlene Dietrich. Tra di esse, anche Ich bin die fesche Lola. L’attrice, da quel momento, divenne la più importante interprete dei lavori di Hollaender. Nel 1933, come molti colleghi ebrei, fu costretto a emigrare a causa del nazismo, prima a Parigi, poi negli Stati Uniti. Qui, grazie al successo ottenuto da Der blaue Engel, poté accedere facilmente a Hollywood, firmando le colonne sonore di molti film. Nel 1956 tornò in Germania, dove compose le musiche per le riviste del  Theater Die Kleine Freiheit di Monaco di Baviera.

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