Ambiente. Milano in testa nella caccia al gasolio
Ultimi giorni di diesel libero sulle strade di Milano. Da febbraio i veicoli a gasolio diventeranno appestati da fermare.La guerra dichiarata da Palazzo Marino ai motori più inquinanti comincia da un nome Area B, per richiamare la sorella maggiore Area C, che dal 2012 copre la Cerchia dei Bastioni.
L’Area B entrerà in vigore dal 25 febbraio 2019 e precluderà ai diesel l’accesso a quasi tutto il territorio cittadino, il 72%.
Prevede lo stop alla circolazione per i diesel Euro 0,1,2 e 2 e per i benzina Euro 0: i veicoli interessati sono 108mila, che diventano 240mila se si considera l’intero parco mezzi immatricolato in provincia.
Ma il giro di vite contro i motori inquinanti prevede una progressione che arriverà a bloccare dal 1° ottobre 2019 gli Euro 4, dal 1° ottobre 2020 i veicoli a benzina Euro 1, nell’ottobre 2022 i benzina Euro 2 e i diesel Euro 5, per arrivare nell’ottobre 2025 allo stop dei benzina Euro 3 e dei diesel Euro 6. E nel 2028 nel capoluogo saranno messi al bando anche i veicoli a benzina Euro 4, ovvero 305.700 mezzi a Milano e ben 788mila nell’intera Città Metropolitana.
La zona sarà interdetta ai mezzi inquinanti dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 19,30, festivi esclusi.
La sorveglianza sarà affidata a una rete di 185 telecamere (16 nella prima fase, cento nel primo anno) piazzate nei varchi cittadini per monitorare gli accessi.
Le multe però non scatteranno subito.
Per il primo anno, infatti, gli automobilisti avranno a disposizione 50 giorni di libera circolazione in Area B; dal secondo anno di entrata in vigore, invece, gli ingressi per i residenti e le imprese saranno 25 all’anno, soltanto 5 per tutti gli altri.
È questo il modo scelto per far assorbire la rivoluzione alla cittadinanza.
Una volta terminati gli ingressi concessi, scatterà una sanzione di 80 euro per violazione della Ztl.
«È un provvedimento equo e trasparente che abbatterà il 65% delle emissioni dei veicoli», spiega l’assessore alla Mobili Marco Granelli, che ha annunciato incentivi da parte del Comune pari a sette milioni di euro per il cambio dei veicoli inquinanti, dedicati alle imprese.