La Costituzione Europea e l'attitudine ai muri
C’è sempre un qualcosa non del tutto passato e risolto che si mescola al presente. Non è sempre un progresso.
Paolo Molina il .
C’è sempre un qualcosa non del tutto passato e risolto che si mescola al presente. Non è sempre un progresso.
Alfredo Venturi il .
Il presidente Biden alle prese in patria con un problema sociale ricorrente: il razzismo dei poliziotti.
Alfredo Venturi il .
Gli Ebrei e gliArmeni sono fra gli esempi più significativi di popoli in fuga dalle proprie terre. Il dramma degli ebrei si inizia quasi sei secoli prima di Cristo con la cattività babilonese, e culminò nei campi di concentramento nazisti. Per numero di vittime la sorte degli armeni è seconda soltanto a quella degli ebrei nell’Olocausto.
Paolo Molina il .
Nel 1928 le prime famiglie ebraiche iniziarono a trasferirsi nel bacino del fiume Amur e ad accamparsi nelle vicinanze del piccolo villaggio di Tikhonkaja (alla lettera “Posto quieto”). Gradualmente trasformarono quel posto in Birobidzhan, (città a 8.200 chilometri ad est di Mosca), che diventò il capoluogo della Regione autonoma ebrea (lo è ancora oggi, con i suoi 74 mila abitanti).
Paolo Molina il .
Cinquecentomila lavoratori italiani fra l’inizio del 1938 e la prima metà del 1943 emigrarono in Germania. Gli italiani finirono con l'essere considerati degli individui di cui la Germania aveva bisogno e che allo stesso tempo la maggioranza della popolazione disprezzava. i lavoratori italiani venivano trasportati, dai treni-merce su cui avevano viaggiato, in appositi carri-bestiame, a baraccopoli per essere allogiati.
Alfredo Venturi il .
Dagli ultimi dati prima che scoppiasse la pandemia risulta che i visitatori germanici hanno speso nel Belpaese sei miliardi di euro. Dei settecentomila italiani che vivono in terra tedesca, soltanto un decimo di costoro grava sulle finanze federali percependo sussidi sociali. Il tutto accade nonostante i pregiudizi da una parte e dall'altra parte siano duri a morire. Suggestiva conclusione di Alfredo Venturi autore di questa breve Storia dei rapporti tra italiani e tedeschi. Scrive: “Auguriamoci un tempo nuovo in cui si parlerà non più di italiani e tedeschi, ma di europei di lingua italiana, europei di lingua tedesca”. Auguriamocelo.
Berlin89 magazine del Centro Studi Berlin89
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