Diese Geschichte die von Rita Galasso und Giuseppe Lama, einem neapolitanischen Ehepaar und Wegbereiter der Gastromie im Berlin des XXI. Jahrhunderts, geschrieben wurde, verdient es gelesen zu werden.
Le origini degli arrosticini, si perdono nel mito del versante orientale del Gran Sasso, in particolare la voce del popolo ne attribuisce la nascita alla zona di Villa Celiera o secondo altre fonti Rosciano, piccoli paesini in provincia di Pescara. Sono, quindi, secondo la tradizione orale tramandata, una specialità tipica di Pescara e Teramo, dove troverete tuttora immancabilmente tante caratteristiche e accoglienti taverne dall’insegna “Gli originali arrosticini abruzzesi”.
A molti italiani potrebbe sembrare un duello impari, in cui la tradizione nostrana, il calore casalingo e genuinità, unita ad una notevole succulenza, giochi decisamente a favore dell’insaccato emiliano.
La ghiotta occasione per comprendere quanto l’Umbria è conosciuta in Germania, si è presentata durante la fiera delle città gemellate di Tubingen, che quest'anno è svolta in settembre nel centro storico della città tedesca, dove dal 1995 numerosi commercianti provenienti dalle città partner di Tubingen, Aix-en-Provençe e Perugia allestiscono per la durata di 4 giorni più di 100 stand con specialità umbre e provenzali.
Solamente i “prodotti tipici e fatti in casa” possono essere venduti.
Potrà piacere o potrà non piacere. C’è chi la considera pregiata e chi la considera un insaccato economico di serie B. Sta di fatto che la sua storia è ricca e importante, e vede le sue fasi cruciali nel nostro amato Ottocento. Oggi parliamo di mortadella (ma anche di Corporazioni, di Bolle pontificie, di Esposizioni Universali…).