Traduzioni dalle fiabe dei fratelli Grimm
Antonio Gramsci si dedicò allo studio del tedesco non accontentandosi più, come scrisse a Tanja Schucht, sorella della moglie, “di sapere quanto bastava per parlare e specialmente per leggere”. (23 maggio 1927).
<<E’ un mio contributo allo sviluppo della fantasia dei piccoli>>, scriveva a margine delle traduzioni che aveva redatto.
Per gentile concessione della Fondazione Elio Quercioli di Milano IT.