«Il progetto di rinascita urbana più grande d’Europa»

Così è definito dai suoi sostenitori che vogliono creare una «piccola Manhattan» in un quartiere periferico di Madrid che inevitabilmente stravolgerà la vita del madrileni. E' un esempio che non andrebbe imitato, ecco spiegato il perché.

 madrid rinascita

Madrid Nuevo Norte, conosciuto anche con il nome Operación Chamartín, è considerato dai suoi sostenitori «il progetto di rinascita urbana più grande d’Europa» e dovrebbe portare alla nascita di una specie di «piccola Manhattan».

Prevede la riqualificazione dell’intera area attorno alla stazione ferroviaria di Chamartín, oggi piuttosto periferica, il rafforzamento del trasporto pubblico e la creazione di nuovi negozi e spazi verdi. Attorno alla stazione Chamartín, il progetto prevede inoltre la creazione di un grande centro finanziario, con la costruzione di tre nuovi grattacieli e decine di uffici più moderni e luminosi di quelli attuali. Questa parte del progetto dovrebbe ispirarsi al Canary Wharf di Londra, la cosiddetta “City” (il quartiere finanziario), e quindi alle idee dell’architetto Richard Rogers. In Madrid Nuevo Norte è prevista anche la costruzione del nuovo edificio più alto di Madrid: 70 piani e 250 metri di altezza.

Il progetto non prevede solo cambiamenti allo spazio pubblico della città, con la creazione di parchi ed edifici commerciali, ma anche interventi alla mobilità. L’obiettivo di Madrid Nuevo Norte è che il 95 per cento delle persone che abiteranno il nuovo quartiere e di quelle che ci lavoreranno abbia una stazione del trasporto pubblico a meno di 10 minuti di cammino.

Un altro punto importante del progetto è la costruzione di 10.500 nuove case a nord della stazione, delle quali il 20 per cento sarà formato - è scritto - da case popolari. Ma ci costruiranno davvero come promesso delle case popolari in quello che viene definito «Il progetto di rinascita urbana più grande d’Europa»?

Infatti, i critici più agguerriti del progetto sostengono che Madrid Nuevo Norte sia: troppo ambizioso, troppo costoso, «un mostro che cresce al ritmo di non si sa quale domanda», ha detto al País un urbanista che ha voluto rimanere anonimo. Diverse associazioni "vicine e locali" hanno fatto moltissime critiche a Madrid Nuevo Norte, accusandolo di “gigantismo” e di essere incompatibile in diversi punti con il piano urbanistico di Madrid, perché supera il massimo consentito di superficie edificabile e dei metri quadrati destinati all’uso commerciale.

Il caso della Spagna è particolarmente interessante in termini di analisi delle conseguenze dei progetti di « rinascita urbana» come questo che genera un parco residenziale eccessivo con costi alti degli affitti, che contageranno quelli di tutta Madrid, alzando così i livelli di indebitamento delle famiglie la cui più evidente conseguenza è il dramma degli sfratti. Un meccanismo perverso che aggiunge allo stravolgimento madrid nuevoambientale la insostenibilità sociale.

E' un fenomeno diffuso in tutta Europa quando importanti trasformazioni urbane o miglioramenti negli spazi pubblici producono un aumento del prezzo degli alloggi e, di conseguenza, delle dinamiche residenziali inaspettate che appesantiscono  le "disuguaglianze sociali".

Comunque sia, il progetto della «piccola Manhattan» madrilena va avanti. Non a caso i critici parlano di un’operazione speculativa operata dalla grande società edilizia San José e dalla banca BBVA, che possiedono rispettivamente il 24,5 e il 75,5 per cento delle partecipazioni della società promotrice del progetto, la Distrito Castellana Norte, per la cronaca.  

Laura Menti

 

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