C'è lavoro e lavoro
È un call center che si occupa di gestione e recupero crediti societari. Chi ti risponderà ha una laurea in materie giuridiche o economiche e capacità relazionali. Ma non riesce a trovare impiegati.
Non è un call center di quelli classici che offrono promozioni telefoniche
Queste le risposte giustificative fornite da chi ha rinunciato. "Non voglio lavorare alla periferia di Milano" ha dichiarato una neolaureata di San Donato Milanese, ventuno chilometri dal call center. Lo stesso per una collega di Vermezzo (stesso tempo di percorrenza) o per un'altra che abita, in centro a Milano, che il colloquio di lavoro lo pretendeva via Skype, troppo distante anche per andare a vedere di che si trattava. Un'altra ha preferito un posto come collaboratrice «in uno studio notarile più sotto casa». Altri, pur non trovando un’occupazione diversa hanno preferito lo stesso rinunciare alla chiamata.
«Sono fiducioso di trovare un lavoro migliore» spiega un'altro, contattato all’inizio di febbraio per iniziare a lavorare ma non si è presentato all’appuntamento.
In cerca di spiegazioni l'amministratore delegato.
«Probabilmente non hanno bisogno di lavorare o pensano che possano ottenere qualche sostentamento da parte del Governo». «Nel nostro caso, pur offrendo stipendi più alti e mansioni diverse rispetto a un normale call center non riusciamo a trovare impiegati». Mostra una cartella gonfia di curriculum, persone che hanno fissato un colloquio e poi non si sono presentati (o hanno disdetto). Sono poco meno di cento. La maggioranza residenti a Milano. Sfogliandola si nota che hanno rifiutato l’offerta di lavoro neolaureati che chiedevano una mansione dirigenziale già al primo incarico, pur non avendo alcuna esperienza lavorativa. «In genere provengono da università prestigiose. Pensano di poter fare subito carriera senza sapere nulla del lavoro. Un’aspirazione legittima ma bisogna considerare anche che Milano ha lo stesso numero di avvocati presenti in tutta la Francia. Altri si presentano qui con convinzioni diffuse dalla frequentazione ai social ovvero la sindrome "Chiara Ferragni", fare un non lavoro e guadagnare molto. Non spetta a me dire se possa essere o meno definito un lavoro, ma sicuramente mi basta il colloquio per capire che non hanno le sue capacità per farlo».