Atene è la nuova Berlino? Forse già lo è

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In soli sei anni, gli arrivi turistici ad Atene sono più che raddoppiati. Nel periodo dal 2012 al 2018, l'Aeroporto Internazionale di Atene ha registrato un aumento dei visitatori annuali dall'estero da 2,5 milioni a 5,7 milioni, mentre i dati  fino a settembre del 2019 hanno mostrato un ulteriore aumento annuale del 12 percento. In questi sette anni Atene è passata dall’essere la capitale di uno stato in gravissime condizioni economiche, che rischiava seriamente il fallimento, a essere la città che molti definiscono “la nuova Berlino”.

atenePerché è percepita come una città interessante, vivace e piena di proposte artistiche e culturali; bella per passarci una vacanza e, forse, viverci per un po’ di tempo.

A Berlino successe negli anni Novanta, dopo la caduta del Muro e l’unificazione della Germania: quelli che parlano di Atene come di una nuova Berlino – come in questo articolo del New York Times – sostengono che alla capitale della Grecia la stessa cosa stia succedendo ora. Ma non tutti sono d’accordo.

Il Financial Times ha spiegato che negli anni Novanta a Berlino successe una cosa molto semplice: c’erano, soprattutto a Berlino Est, molte case vuote, disponibili a poco prezzo; e anche la vita costava poco.

Molti giovani, anche di altri paesi, scelsero quindi di andarci a vivere “perché c’era molto spazio da riempire” e nonostante la città fosse povera era anche aperta alle novità: due cose che fecero partire una nuova “scena creativa”. In quegli anni Berlino si affermò tra le altre cose anche per la sua musica elettronica, cosa che la rende ancora oggi una delle più interessanti capitali europee per quanto riguarda i locali notturni.

Negli ultimi anni ad Atene le case di certi quartieri si sono svuotate per la crisi economica: molti ex inquilini sono andati all’estero, altri si sono trasferiti in aree meno costose.

Come ha scritto il Guardian, ora «gli affitti costano poco, i cocktail si pagano la metà di quanto si pagano a New York e con due euro e mezzo ci si compra un gyro grande quanto il braccio di un bambino».

Molti giovani, anche di altri paesi, si sono trasferiti ad Atene; altri la scelgono come meta delle loro vacanze. Fotis Vallatois – che si occupa di viaggi per Blue Magazine, la rivista della compagnia aerea Aegen Airlines – ha detto al New York Times: «È incredibile. È come se tutto il mondo avesse deciso di fare le vacanze in Grecia».
Oltre che per meriti propri, Atene ha anche tratto vantaggio dal fatto che la Turchia, l’Egitto e altri paesi che si trovano a sud-est, dove si va di solito d’estate, abbiano problemi di altro tipo e siano quindi diventati meno interessanti per molti turisti.

In effetti è difficile trovare numeri e dati che spieghino davvero perché Berlino sia – o sia stata – percepita come una città dinamica, aperta e così interessante per molti; ed è quindi difficile dire se e quanto Atene possa davvero essere considerata la nuova Berlino.

Come ha scritto il Guardian, le due città hanno in comunque «l’essere state ferite, abbandonate, impoverite e colpite da un forte cambiamento sociale e culturale che le ha rese attraenti per chi è giovane, creativo e con pochi soldi».

Sul New York Times, Charly Wilder ha parlato di alcune delle cose nuove di Atene negli ultimi anni.
Ci sono quartieri che erano «denigrati e dimenticati» e ora sono ripartiti, come Metaxougio, che ora ospita ristoranti e gallerie d’arte. Ci sono, in giro per la città, molti locali alla moda che si sono fatti notare negli ultimi anni: per esempio The Clumsies e Baba au Rum, due cocktail bar che sono stati considerati tra i 50 migliori al mondo.

A parte il difficilmente quantificabile valore di vita notturna e opportunità di svago, interazione e ispirazione per i giovani, ci sono poi tre importanti realtà nella vita artistica di Atene. Il Museo dell’Acropoli, fondato nel 2009, sta avendo molto successo; e poi ci sono l’Onassis Cultural Center, aperto nel 2010, e lo Stavros Niarchos Foundation Cultural Center, un complesso culturale progettato da Renzo Piano, costato più di 500 milioni di euro e completato nel 2016. In questi due centri ci sono mostre, teatri e eventi di vario tipo.

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