Vaccini. Crolla il castello di menzogne

Il grande bluff di Mario Draghi a supporto dell’introduzione del green pass. Il filosofo Umberto Galimberti: «I no vax sono pazzi e vanno curati». La velocità della scienza e gli interessi di Big Pharma. L’ammissione di Pfizer . La narrazione mainstream: la pandemia come “guerra”.  Sfruttare le crisi per rifeudalizzare la società. Sono alcuni dei tanti temi che Enrica Perucchietti affronta in questo suo ultimo saggio : "Gli oligarchi di Davos, dal Covid-19 al Grande Reset", (ONE Books), di cui volentieri pubblichiamo l'introduzione.

vaccini5   Copia copyPer contrastare la circolazione del virus si è limitata la circolazione delle persone (si pensi al passaporto vaccinale), la loro privacy (il tracciamento tramite app) e le loro libertà (censura, lockdown e dpcm). Le persone sono state perseguitate, vessate e costrette a sottoporsi a inoculazione, per poi scoprire, come era stato preventivato da numerosi ricercatori indipendenti, che i sieri che erano stati presentati come “miracolosi” non servivano nemmeno a fermare la trasmissione del contagio .

Vaccini mai testati sulla trasmissione: l’ammissione di Pfizer. Nell’ottobre del 2022, la dichiarazione di Janine Small, presidente della sezione della Pfizer dedicata allo sviluppo dei mercati internazionali, al Parlamento Europeo, è diventata virale, in verità più sui social che non sui media di massa, che alla notizia hanno dedicato poca o nulla attenzione, se non con goffi tentativi di debunking. La narrazione mainstream, volta a convertire l’opinione pubblica sulla strada per gli hub vaccinali, si è per mesi assestata sul mantra che l’efficacia del vaccino fosse quasi totale e che il siero bloccasse la trasmissione del contagio, modificandosi solo alla prova dei fatti nei mesi successivi.

Che cosa ha detto, invece, Small di così sensazionale? Rob Roos, eurodeputato olandese del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha rivolto alla dirigente di Pfizer una domanda secca, prendendola in contropiede. «Il vaccino Pfizer Covid è stato testato per fermare la trasmissione del virus prima che entrasse nel mercato?». Small ha risposto con un sorriso beffardo: «Mi chiede se sapevamo che il vaccino interrompesse o no la trasmissione prima di immetterlo sul mercato? Ma no. Sa, dovevamo davvero muoverci alla velocità della scienza» . Alla velocità della scienza… e agli interessi di Big Pharma.

Ora è definitivamente certificato che la dichiarazione del luglio 2021, fatta dall’allora premier italiano Mario Draghi a supporto dell’introduzione del green pass come «garanzia di ritrovarsi tra  persone che non sono contagiose», era una bufala. Ancora, il 15 dicembre 2021 a Montecitorio, Draghi ribadiva il concetto, invitando a sottoporsi alla terza dose: «Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora» .

Nel novembre 2020 era stata proprio Pfizer a dichiarare che i primi dati mostravano che il suo vaccino sperimentale aveva un’efficacia di oltre il 90% nel prevenire il Covid-196. «Questo è un momento storico», aveva commentato detto in un’intervista Kathrin Jansen7 , vicepresidente senior e capo della ricerca e sviluppo sui vaccini presso Pfizer. Secondo Ugur Sahin8, co-fondatore di BioNTech, «il vaccino potrebbe impedire a oltre il 90% delle persone di contrarre il Covid-19».

La notizia era stata commentata con entusiasmo da Joe Biden, Anthony Fauci e Rochelle Walensky, direttrice del cdc, secondo cui i vaccini anti-Covid «riducono il rischio di infezione del 91% per le persone completamente vaccinate»9 . L’idea che il vaccino bloccasse il contagio è stata promossa dalla politica che, su questo falso pilastro, ha costruito un sistema di misure draconiane. Su tali false premesse scientifiche si è poi indotta la criminalizzazione dei non vaccinati Gli Oligarchi di davos copy(Pierpaolo Sileri: «Renderemo difficile la vita ai no vax, sono pericolosi»; Giuliano Cazzola: «Serve Bava Beccaris, vanno sfamati col piombo»11; Matteo Bassetti: «Vanno trattati come tali, sono un movimento sovversivo, sono dei terroristi») e la patologizzazione del dissenso (Umberto Galimberti: «I no vax sono pazzi e vanno curati»13).

Ai renitenti all’inoculazione sono state così addossate tutte le colpe della società e si è auspicato persino di far loro pagare le cure in caso di ricovero ospedaliero. I media hanno alimentato questa spirale di violenza (ad esempio il direttore di «Domani», Stefano Feltri: «Escludiamo chi non si vaccina dalla vita civile»1), invitando a stanare i dissidenti e ancorando nell’opinione pubblica l’idea che un non vaccinato fosse malato e un pericoloso untore. Ora, grazie all’ammissione di Janine Small, questo castello di menzogne sta definitivamente crollando e sempre più testate internazionali, dal «Wall Street Journal» a «Newsweek»16, iniziano a prendere posizione contro le politiche pandemiche e ad attaccare Big Pharma, chiedendo conto del loro operato.

Fonte: Gli oligarchi di Davos, dal Covid-19 al Grande Reset: come le élite strumentalizzano le crisi per creare un governo mondiale. (ONE Books).


perucchietti enricaEnrica Perucchietti, vive e lavora a Torino come giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva ed editor. Laureata con lode in Filosofia, è caporedattrice di "Quantico Media Group". È uno dei più noti e apprezzati volti della controinformazione in Italia e collabora con diversi canali di informazione indipendente.È autrice di numerosi saggi di successo, pubblicati in Italia e in Francia, tra cui ricordiamo: La fabbrica della manipolazione; Censura. Resistere all’Inquisizione digitale; Coronavirus. Il nemico invisibile; Cyberuomo. Dall’intelligenza artificiale all’ibrido uomo-macchina; FAKE NEWS; Governo Globale; UNISEX; Utero in affitto; FALSE FLAG. Sotto falsa bandiera; Dietro le quinte. Il suo sito è:  enricaperucchietti.it

 

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