Sebbene gli storici lo minimizzino il bombardamento di questa città tedesca rimane un atto bellico umanamente esecrabile. Tra il 13 e il 14 febbraio del 1945 vi morirono almeno 135.000 persone. La sua distruzione cancellò quasi otto secoli di storia insieme a buona parte dei suoi abitanti.
Lo scontro non è esclusivamente fra populismo e anti-populismo, ma anche fra diverse visioni tessute nelle segreterie dei partiti e nei vari think tank e associazioni culturali di diversa natura. E pare che a comprenderlo per prima sia stato l' ex membro dello staff dell’Ukip, Raheem Kassam, che all’inaugurazione del progetto The Movement ha dichiarato: “Dimenticatevi delle vostre Merkel. I principali protagonisti della politica europea nei prossimi anni saranno Soros e Bannon”.
The great defining event of the 21st century — one of the great defining events in human history — will occur in three decades, give or take, when the global population starts to decline. Once that decline begins, it will never end. We do not face the challenge of a population bomb, so rampant in the popular imagination, but of a population bust — a relentless, generation-after-generation culling of the human herd. Nothing like this has ever happened before.
Berlino alla fine degli anni Settanta ancora con il Muro che segava in due la città e la vita dei suoi abitanti è intensamente rivissuta in "Suspiria" il film di Luca Guadagnino.
In questi tempi così travagliati, in cui molti dei risultati raggiunti con fatica dall'umanità sulla strada verso la pace, la sicurezza e la promozione del progresso sociale, sono minacciati, e dove l'immediato futuro del mondo appare nebuloso e incerto, è importante che tutti gli esseri umani facciano sentire la loro voce consapevoli del pericolo.
Non si può rimanere indifferenti nell’osservare la proliferazione dei conflitti, la diffusione della violenza e l'uso della forza nella risoluzione di problemi politici, il ritorno della tensione e della sfiducia nelle relazioni internazionali.
La militarizzazione sfrenata e irresponsabile della politica mondiale, l'impennata dei bilanci militari e la corsa agli armamenti, che credevamo aver messo sotto controllo con la fine della Guerra Fredda, distruggono le speranze di mobilitare forze e risorse della comunità internazionale per combattere le sfide che l'umanità deve affrontare nel XXI secolo.
Donald Trump’s ideological cousins around the world want to reverse the feminist gains of recent decades
When Americans look abroad these days, they see Donald Trumps everywhere: In Brazil, whose new president, Jair Bolsonaro, endorses torture, threatens to pull out of the Paris climate-change agreement, and suggests that his country was better off under military rule. In the Philippines, where President Rodrigo Duterte has overseen the extrajudicial killing of thousands of alleged drug dealers and threatened to impose martial law nationwide. In Hungary, where Prime Minister Viktor Orbán has quashed the free press, enriched his cronies, and stoked fear and hatred of refugees. In Poland, whose Law and Justice Party has undermined the independence of the supreme court. Even in Italy, whose leaders demonize immigrants, bash the European Union, and pal around with Steve Bannon.
But the more you examine global Trumpism, the more it challenges the story lines that dominate conversation in the United States.