Processi giudiziari. Tra Italia e Germania c'è di mezzo il mare

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La durata del giudizio civile medio in Italia è di 2807 giorni (quasi 8 anni!!!!), più del doppio della Francia, ma ben tre volte rispetto alla Germania. Nel Belpaese ogni anno cadono in prescrizione 130 mila processi, Photo by Lukas Robertson 

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Una ricerca Eurispes ha mostrato come, su 100 rinvii, i legittimi impedimenti per avvocato e imputato contassero per il 2,3% e l’1,2%, l’omessa citazione o l’assenza dei testi della difesa solo per lo 0,1% e l’1,2%, le questioni processuali per l’1,9%. Il resto andava sul conto della macchina giudiziaria, tra cui l’11,2% per assenza o omessa citazione dei testi del pubblico ministero e il 5,7% per assenza del giudice. Prima di intervenire sul sistema di garanzie, occorre considerare che dal 58% al 70% delle prescrizioni totali maturano ogni anno in mano ai pm nelle indagini prima del processo.

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Al ministero della Giustizia dopo 20 anni senza concorsi, con 267 milioni ha immesso 4.000 cancellieri: ma più che colmare le carenze di organico, hanno appena arginato i contemporanei pensionamenti di un personale dall’età media molto alta. E con «quota 100» le 3.000 assunzioni promesse da Bonafede non pareggeranno l’esodo del 12-13% di personale amministrativo in potenziale zona pensione. Se dunque si conviene sul bloccare intanto la prescrizione al primo grado, o meglio già al rinvio a giudizio, è cruciale affiancare rimedi compensativi che evitino all’imputato di restare appeso in eterno a un processo, quando l’irragionevole durata non dipenda da sue manovre dilatorie ma da lentezze patologiche della macchina giudiziaria. Magari guardando alla Germania, dove si detrae dalla condanna una quota proporzionale di pena ed è previsto un indennizzo e il pagamento delle spese legali in caso di assoluzione.

In Italia tutto si complica anche perché molti processi ricominciano da zero perché in Cassazione si decide che era competente Roma invece di Milano (o viceversa). Prevedere che queste questioni vengano decise prima del processo. Non andare in Cassazione per tutto: oggi è possibile ricorrere anche dopo aver patteggiato. Il patteggiamento invece, che il processo lo evita, andrebbe incentivato, allargandone i margini. Gli errori di notifica pesano sui tempi: basterebbe inviarle solo al difensore nominato. Monitorare il rendimento dei magistrati: negli uffici tutti sanno chi si tira il collo e chi lavora poco. Insomma dire che tra Italia e Germania in fatto di macchina giudiziaria c'è di mezzo il mare, non è affatto una esagerazione.

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