La Germania efficientista conta a occhio i suoi morti da Covid
Perchè la digitalizzazione della Sanità in Germania è ancora tutta da inventare e sopravvive il fax
Written by Vincenzo Maddaloni on .
Perchè la digitalizzazione della Sanità in Germania è ancora tutta da inventare e sopravvive il fax
Written by Salvatore Trapani on .
La pandemia in giro per il mondo/Il Coronavirus, visto da Berlino
Salvatore Trapani che conosce la capitale tedesca fin nelle pieghe come pochi altri rivela che, "tutto quello che i berlinesi potevano fare nel loro tempo libero in città, ancora prima del Coronavirus, può ancora essere fatto in piena pandemia. Altro che quarantena all’italiana, con video di sindaci sbraitanti e le delazioni ai furbetti che glissano leggi e comandamenti o ramanzine da facebook.".
Written by Redazione on .
SOSTIAMO DOVE GLI ALTRI TIRANO DRITTO
Vogliono “legare i debiti europei del Coronavirus alle nostre gambe”. Jörg Meuthen, lo dice a chiare lettere quello che pensa e che tanti politici tedeschi pensano, ma non lo dicono. Meuthen è uno dei leader storici di AfD, rappresenta l'anima piu' professorale e liberale di Alternativa per la Germania Alternative für Deutschland abbreviato in AfD il partito in travolgente ascesa, che alle ultime elezioni ha raccolto il 23 per cento dei voti.
Written by Maria Panattoni on .
La pandemia in giro per il mondo/Il Coronavirus, visto da Amsterdam
L'Olanda, conosciuta per la sua linea di eccessiva «anti-solidarietà» con i Paesi del Sud, in genere segue scodinzolando Berlino, insieme agli alleati austriaci e finlandesi. Pertanto nel corso dello scontro nell’ultimo summit Ue dei 27 capi di Stato e di governo, il ministro delle Finanze olandese, Wopke Hoekstra, si è distinto più di ogni altro con il suo roboante "no"
Written by Salvatore Trapani on .
E’ Stefan Frankenberger artista viennese che con il suo universo di rotaie e locomotive in corsa progetta di ricongiungere le città europee con una rete ideale di super-metropolitane ad alta velocità, che ci connettono e riconnettono alle reciproche culture riducendo di molto le distanze mentali.
Written by Redazione on .
Il 26 agosto del 1910, sette anni prima dell’inizio della Rivoluzione Russa, la marxista tedesca Clara Zetkin propose al Secondo Congresso Internazionale delle Donne Socialiste a Copenhagen che ogni anno si tenesse una Giornata Internazionale della Donna. Scelsero l’8 marzo per commemorare la “Rivoluzione di Marzo” del 1848 in Europa, quando le monarchie furono costrette ad accettare nominalmente il suffragio universale.
Berlin89 magazine del Centro Studi Berlin89
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale.