Germania, il boom della destra estrema che non sfonda
La formazione populista di destra Afd registra importanti tassi di crescita, ma non c’è stato sorpasso sulle due formazioni maggiori Cdu (in Sassonia) e Spd (nel Brandeburgo)
I cristiano-democratici (Cdu) della cancelliera Angela Merkel, in calo di 6,9 punti, si confermano primo partito con il 32,5% dei voti ma i populisti di destra dell'Afd arrivano al 27,8% con un aumento di 18,1 punti: è quanto dicono le proiezioni delle 20 pubblicate dal primo canale pubblico tedesco Ard per le elezioni regionali in Sassonia, uno dei Laender dell'est della Germania in cui si è votato oggi. Spd è data al 7,8% (-4,6) e i Verdi all’8,4% (+2,7). Inoltre, agli ex comunisti della Linke viene attribuito un 10,1%, in calo di 8,8 punti.
In Brandeburgo, invece, i socialdemocratici della Spd, in calo di 5,8 punti, si confermano primo partito con il 26,1% dei voti ma Afd arriva al 23,7% con un aumento di 11,5 punti. La Cdu è accredita del 15,7% (-7,3%) e i Verdi del 10,6% (+4,4), Per la Linke un calo di 7,9 punti, al 10,7%.
La marea nera del malcontento ex-Ddr c’è stata, e pure alta, ma gli argini dei due grandi partiti al governo a Berlino - anche se scricchiolando sonoramente - tutto sommato hanno retto: in Sassonia e in Brandeburgo, i populisti di estrema destra dell'Afd hanno rispettivamente triplicato e raddoppiato i consensi ma – come appare dalle proiezioni – non sarebbero riusciti nel colpo storico di diventare primo partito in una regione tedesca, come i sondaggi avevano lasciato ipotizzare almeno a Postdam.
Il partito cristiano-democratico (Cdu) della cancelliera Angela Merkel e quello socialdemocratico (Spd) al momento senza una guida - i due pezzi dell'inquieta Grande coalizione al potere a livello nazionale - hanno conservato il primato nelle rispettive roccaforti che governano da tre decenni. Ma hanno subito perdite destinate a scuotere Berlino condizionando due dibattiti politici: l'elezione del nuovo leader Spd a dicembre e la leadership dell'attuale erede di Merkel alla guida della Cdu, Annegret Kramp-Karrenbauer. Un ulteriore elemento di riflessione è atteso con i risultati delle elezioni fissate in Turingia per il 27 ottobre.