Tradimento, parola di largo consumo fra Germania e Italia
Verrat, tradimento. É una parola che rimbalza spesso fra Italia e Germania, fin dai primi anni dell'era volgare quando il germanico Arminio, ufficiale e cittadino romano, voltò le spalle al suo comandante Publio Quintilio Varo e trascinò le legioni nella trappola mortale della selva teutoburgica.
Ma è soprattutto in età contemporanea che risuona frequente l'accusa di venir meno ai patti, di mancare alla parola data, di tradire insomma, fino a diventare nell'immaginario tedesco uno dei tanti stereotipi a carico degli italiani.
Un'accusa a senso unico? Tutt'altro: dal triste gioco del “chi ha tradito chi” emerge un significativo tasso di reciprocità, e non soltanto per il lontano precedente di Arminio.