Da 80 anni si chiacchiera di come Salvare Venezia

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"La sopravvivenza della città non sarà mai più certa se non si interverrà per difenderla", disse Vittorio Emanuele III, re d’Italia.
L'alluvione di Venezia del 4 novembre 1966, conosciuta anche come aqua granda o acqua granda, fu un evento meteorologico eccezionale che travolse la città di Venezia con un'alta marea senza precedenti, che raggiunse un'altezza record di 194 cm.
Il dramma si iniziò con le forti piogge della serata del 3 novembre 1966. A causare il peggioramento delle condizioni ci furono i forti venti di scirocco e un crollo della pressione atmosferica che, in poco più di 48 ore, fecero precipitare la situazione in Laguna.

Alle 18 del 4 novembre il mareagrafo di Punta della Salute registrò 194 centimetri sopra il livello del mare, il valore più alto mai registrato. I danni furono ingenti: gran parte della laguna si ritrovò senza energia elettrica, con telefoni e gas fuori uso per quasi una settimana.

Centinaia di gondole andarono distrutte, più del 75 per cento di imprese, negozi e laboratori artigiani, oltre a migliaia di tonnellate di merci, furono gravemente danneggiate. I danni si aggirarono a diversi miliardi di lire.
Il Palazzo Ducale in Piazza San Marco fu invaso da un metro e mezzo d’acqua. A Murano molte vetrerie andarono distrutte, mentre gli abitanti di Pellestrina scapparono verso il Lido.
 
Dopo quelle drammatiche giornate "Emerge nettamente la consapevolezza che la sopravvivenza della città non sarà mai più certa se non si interverrà per difenderla".
Più o meno era l'impegno che si era assunto Vittorio Emanuele III, re d’Italia e imperatore d’Etiopia, con il Regio Decreto Legge 21 agosto 1937, n. 1901, “per riparare i danni prodotti dal detto deterioramento e prevenire maggiori deterioramenti e pericoli sempre piu' gravi in un prossimo avvenire, si rende necessario ed urgente provvedere alla esecuzione di importanti lavori a cura ed a spese dello Stato”.

Dopodiché c’è stato tutto un susseguirsi di date, di chiacchere e di decreti con i relativi impegni, che oggi suonano sinistri e sconfortanti perché è lo specchio nel quale la nazione si riflette con la sua immagine fallimentare:

7 marzo 1938 R.D. n. 337 - Norme per la concessione e per la liquidazione dei contributi per i lavori di consolidamento degli edifici privati in Venezia in dipendenza di opere di escavazione dei rii e canali

31 marzo 1956 Legge n. 294 - Provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale di Venezia attraverso opere di risanamento civico e di interesse turistico

20 ottobre 1960 Legge n. 1233 - Ampliamento del porto e zona industriale di Venezia-Marghera

2 marzo 1963 Legge n. 397 - Nuovo ampliamento del porto e zona industriale di Venezia-Marghera

5 marzo 1963 Legge n. 366 - Nuove norme relative alle lagune di Venezia e Marano

1963 -  Attività del primo Comitato per lo studio dei provvedimenti a difesa della città di Venezia, formato in seguito al Convegno del 4/7 ottobre 1962 - Fondazione Cini. Il Comitato divenne realtà solo nel 1966

5 luglio 1966 Legge n. 526 - Modifiche alla legge 31 marzo 1956, n. 294 e nuove norme concernenti provvedimenti per la salvaguardia del carattere lagunare e monumentale della città di Venezia

4 novembre 1966 Catastrofica mareggiata di 194 cm sul mareografo di Punta della Salute. Venezia e gli altri centri lagunari sono completamente sommersi da un metro d'acqua. Incalcolabili i danni. Emerge nettamente la consapevolezza che la sopravvivenza della città non sarà mai più certa se non si interverrà per difenderla

1967 - Diviene concretamente operativo il Comitato per lo studio dei provvedimenti di Venezia (Comitatone), istituito nel 1962 e rifinanziato nel 1966

30 giugno 1967 D.P.R. n. 986 - Approvazione dello statuto del Consorzio obbligatorio per l’ampliamento del porto e della zona industriale di Venezia-Marghera

19 ottobre 1967 - Commissione provinciale propone vincolo su territorio lagunare

Il 1969 fu un anno frenetico, le chiacchiere diventarono urla. Tuttativa il risultato di quelle giornate di mezzo secolo fa, riconferma l' irresponsabile modo di affrontare i disastri della città.

7 marzo 1969 - Convegno di Italia Nostra a Roma su problema Venezia

7 marzo 1969 -  Convegno di Italia Nostra a Roma su problema Venezia

5 maggio 1969 -  Convegno Unesco, Pri, Italia Nostra a Venezia

7 maggio 1969 - In sede di Comitatone, Wladimiro Dorigo attacca Italia Nostra, che sporgerà querela

23 luglio 1969 -  Prima proposta di legge per Venezia, di iniziativa Pri, che sarà approvata dopo nove stesure nel 1973

25 luglio 1969 -  Rapporto Unesco su Venezia

17/18 ottobre 1969 - Il Convegno internazionale sui problemi di Venezia Comune di Venezia - Fondazione Cini

7 dicembre 1969 - Presentato al cinema Rossini di Venezia il film “Montanelli-Venezia” del regista Giorgio Ponti, presenti Montanelli e, fra gli altri, Bruno Visentini

24 dicembre 1969 Legge n. 1013 - Norme integrative della legge 6 agosto 1966, n. 652, concernente lo studio dei provvedimenti a difesa della città di Venezia ed a salvaguardia dei suoi caratteri ambientali e monumentali

dicembre 1969 - Manifestazioni pubbliche del “Fronte per la difesa di Venezia” e Italia Nostra, con commercianti (13 dicembre) e pescatori (16 dicembre)

21 aprile 1970 - Manifesto del Fronte e di Montanelli contro il sindaco di Venezia e la politica Dc per la zona industriale

7 giugno 1970 - Elezioni amministrative

La storia (usiamo questo eufemismo) continua. Per non scordarsi del passato noi vi proponiamo la visione del film “Montanelli-Venezia” di Giorgio Ponti. 

 

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