Il congresso di Verona allarma l'Europa che conta
Quello che emerge, fin dalle prime battute, al Congresso della famiglia di Verona è la volontà discriminante e pertanto illiberale di imporre il “pensiero unico” che stabilisce a priori ciò che è giusto e “corretto” e, proprio per questo, non impugnabile. Non a caso questa “volontà” è giudicata da Amnesty ostile ai diritti umani . Comunque rappresenta un pericoloso attacco al concetto stesso di democrazia che allarma soprattutto i sei paesi fondatori dell'Europa perché la conclamata imposizione del “pensiero unico” si richiama al fascismo che mosse i primi passi nel marzo di un secolo fa, come Armando Lancellotti ricorda con questo saggio che volentieri proponiamo.