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È il fenomeno per cui in un quartiere povero arrivano nuovi abitanti ricchi, cacciando quelli che c’erano prima perché provocano un aumento degli affitti e spesso una drastica trasformazione dell’identità del posto

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Sull’ultimo numero del  New Yorker c’è un articolo New Yorker intitolato La gentrificazione è davvero un problema?, che propone una visione piuttosto insolita su un fenomeno recente e molto discusso, soprattutto negli Stati Uniti ma anche in Italia: quello dei quartieri delle città storicamente abitati dalle fasce più povere della popolazione nei quali si trasferiscono in massa persone delle fasce più agiate, provocando un aumento degli affitti e spesso una drastica trasformazione dell’identità del posto.

Kelefa Sanneh, autore dell’articolo ed ex vice direttore di Transition, una rivista di un centro di ricerca dell’Università di Harvard che si occupa di questioni razziali, ha provato a parlare della gentrificazione basandosi su studi e dati recenti, per verificare se davvero il fenomeno costringa gli abitanti storici dei quartieri a trasferirsi, e se, anche nei casi in cui questi spostamenti si verificano, siano davvero un male. Ma cominciamo dall’inizio.

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Vincenzo Maddaloni
Vincenzo Maddaloni ha fondato e presiede il Centro Studi Berlin89, l'associazione nata nel 2018, che si propone di ripercorrere analizzandoli i grandi fatti del mondo prima e dopo la caduta del Muro di Berlino. Professionista dal 1961 (per un decennio e passa il più giovane giornalista italiano), come inviato speciale è stato testimone in molti luoghi che hanno fatto la storia del XX secolo. E’ stato corrispondente a Varsavia negli anni di Lech Wałęsa (leader di Solidarność) ed a Mosca durante l'èra di Michail Gorbačëv. Ha diretto il settimanale Il Borghese allontanandolo radicalmente dalle storiche posizioni di destra. Infatti, poco dopo è stato rimosso dalla direzione dello storico settimanale fondato da Leo Longanesi. È stato con Giulietto Chiesa tra i membri fondatori del World Political Forum presieduto da Michail Gorbačëv. È il direttore responsabile di Berlin89, rivista del Centro Studi Berlin89.
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