Premiata la Milano in miniatura made in Cina

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In Cina esiste una Milano in miniatura nel centro commerciale di Tianjin. Il mall  che si chiama Creativo Design è  un vero omaggio all’Italia, con arredamento, design, architettura ispirati alla città della Madonnina.

Il German Design Award è uno dei premi più importanti per i designer ed è richiesto dalle più alte autorità che rappresentano i nuovi sviluppi nell’industria del design teutonico.

Nell’area del centro commerciale si trovano infatti le riproduzioni della Torre del Filarete, la Galleria Vittorio Emanuele II, l’arco di Porta Garibaldi, alcune vie di Brera e il Palazzo della Ragione.   

Milano sta alla Cina come il design sta alla Germania? Parrebbe proprio di sì. Nell’era che potrebbe essere definita post-globalizzazione, oggi che senso ha parlare di capitali della moda, capitali del cibo, capitali dell’industria, capitali di questo o di quell’altro?

La geografia economica del pianeta sempre più non coincide con quella fisica né con quella politica. Forse davvero non ha più senso disquisire di capitale se non in termini generici di grosso agglomerato urbano, in cui una moltitudine di individui tende a ignorarsi l’un l’altro; tutt’al più è più immediato associare capitali ai soldi, alla ricchezza e al business.

German Award Ingresso monumentaleNon molti decenni fa Las Vegas ha riprodotto Venezia, facendo di quest’idea un affarone. Al di là del buono o cattivo gusto dell’operazione in questione, gli statunitensi hanno dimostrato che un pezzo di una parte del mondo può essere riprodotta ai suoi antipodi. Lo scopo è solo uno: l’emulazione di una bella città determina la produzione di ricchezza nel luogo in cui è riprodotta. Così a Las Vegas è possibile trovare anche la Sfinge di Gisa o la torre Eiffel di Parigi. Il riprodurre glorie urbanistiche a qualcuno (a molti) piace e questo gioco architettonico (e miliardario) arricchisce multinazionali senza volto proprietarie di un senso estetico parecchio discutibile.

Seguendo lo stesso archetipo, in Cina è stata duplicata Milano. E questa iniziativa a chi è piaciuta? Ai tedeschi.

Il German Design Award è uno dei premi più importanti per i designer ed è richiesto dalle più alte autorità che rappresentano i nuovi sviluppi nell’industria del design teutonico. Nato nel 1953 come fondazione su iniziativa del Parlamento tedesco, il premio è concesso dal German Design Council (leader per quanto riguarda il brand management e la comunicazione nel campo del design), il cui fine è di gratificare il meglio (prodotti, progetti e persone) del design mondiale. Innovazione e tendenze del futuro sono i segni distintivi del German Design Award.

Per l’edizione 2019 ha concorso anche un progetto dell’italiano FORO Studio, ma il premio è stato assegnato al Creativo Design Space, ossia il centro commerciale di Tianjin, in Cina, che si ispira alla città di Milano.

German Award 4L'’immenso centro commerciale cinese riproduce gli elementi più noti del centro storico milanese: dal Castello Sforzesco alla Galleria Vittorio Emanuele II, dal Teatro alla Scala a Palazzo Reale, e così via. Trattasi di un mega mall di cinquantamila metri quadrati su cui i cinesi (e non solo loro) potranno immaginare di girare tra le vie vecchie della “Milano italiana”, ricevendo persino l’impressione di poter avvistare in lontananza lo sbrilluccichio dorato della Madonnina. 

L’ingegnere Enzo Ragni, progettista dell’opera, ha dichiarato che per il Creativo Design Space sono stati impiegati gli elementi classici dell’architettura occidentale europea (l’equilibrio della massa e dello spazio, la qualità tattile della pavimentazione, la connessione di spazi tra loro diversi) in quanto meglio aderenti al principio, caro alla cultura cinese, per il quale i manufatti creati dall’uomo devono essere in rapporto armonioso con la natura senza prevaricarla.

German AwardLa ricetta di Ragni è stata vincente. Cotefa, lo studio di architettura che ha curato il progetto trionfante, riceverà il German Design Award Retail Architecture 2019. La motivazione della giuria è la seguente: “È impressionante come lo stile architettonico classico della celebre Galleria Vittorio Emanuele di Milano sia stato grandiosamente trasposto nel centro commerciale cinese”.

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Luca Manduca
È nato a Catania nel 1974. Maestro d'arte e grafico pubblicitario, laureato in giurisprudenza, tutor di diritto e economia, conciliatore. Attualmente vive a Milano, collabora col Centro Studi Berlin89 e scrive per la testata giornalistica Berlin'89.
Autore del libro "Una sana ossessione - Tra gli eroi, i luoghi e gli incanti di Chiamami col tuo nome - (Cavinato Editore)
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