Il capolavoro è la Festa della Donna perché dura solo un giorno
L'8 Marzo 2022 sarà ancora il teatro delle beffe? La Giornata internazionale della donna ricorre l'8 marzo di ogni anno in ogni parte del mondo per "ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto". Ma il giorno dopo in tutto il mondo la si dimentica.
In altri tempi e con altre altre tempre
Il 26 agosto del 1910, sette anni prima dell’inizio della Rivoluzione Russa, la marxista tedesca Clara Zetkin propose al Secondo Congresso Internazionale delle Donne Socialiste a Copenhagen che ogni anno si tenesse una Giornata Internazionale della Donna. Scelsero l’8 marzo per commemorare la “Rivoluzione di Marzo” del 1848 in Europa, quando le monarchie furono costrette ad accettare nominalmente il suffragio universale.
Dal 1911 in poi furono le donne socialiste che tennero marce e dimostrazioni l’8 marzo come parte della loro campagna prima per l’emancipazione e poi – dopo il 1914 – per la fine della guerra. Subirono repressioni terribili, più aspre forse che nell’impero zarista. Non le fermarono.
Quando l’intero comitato editoriale del Rabonitsa (“La donna lavoratrice”) fu arrestato prima della manifestazione dell’8 marzo 1914, Anna Elizarova – la sorella di Lenin – riunì in fretta e furia alcune compagne, produsse il giornale e ne curò la distribuzione di 12.000 copie quel giorno. Per quelle donne socialiste, la Giornata Internazionale della Donna era una potente rampogna contro la brutalità della guerra e l’indegnità della patriarchia. Nel mezzo degli eventi del 1917 Ekaterina Pavlovna Tarasova, un’organizzatrice bolscevica, ricorda che una lavoratrice le disse: “Non eravamo nulla e siamo diventate tutto. Costruiremo un mondo nuovo e migliore”.
Clara Zetkin e le sue compagne al Secondo Congresso Mondiale delle Donne Comuniste, Mosca, 1921
Mimosa perché
La scelta cadde sui bellissimi fiori gialli che fiorivano proprio in quel periodo ed erano di facile reperibilità, inoltre il loro colore giallo era quello che meglio esprimeva vitalità e gioia. Si trattava della mimosa che da allora divenne il fiore simbolo delle donne e dell’8 marzo.
L’acacia appartiene alla famiglia delle mimosacee originaria dell’America del Sud. Il fiore giallo, che incarna il passaggio dalla morte alla vita, ricorda la rivoluzione di tutte quelle donne che si sacrificarono per rinascere in un mondo giusto.
Le origini della festa dell’8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme.
La Casa delle Donne di Milano organizza per mercoledì 9 marzo alle 18 una diretta Instagram con Vera Gheno, sociolinguista, saggista e traduttrice che dialogherà con Lorena Bruno sull'evoluzione del dibattito sulla lingua per riflettere sulle "dissimmetrie grammaticali" e sulla questione di genere.
Alla Casa della Cultura è in programma l'8 marzo alle 16 l'incontro "Donne immigrate e reti di solidarietà a Milano", organizzato in collaborazione con l'Università Bicocca: si discuterà sulla ricerca riguardante la vita di un gruppo di donne immigrate, con intermezzi musicali a cura di Maria Vittoria Jedlowski.
L'Università Statale per l'occasione ha preparato una due giorni di eventi online e in presenza il 7 e l'8 marzo: l'appuntamento più atteso è l'incontro in programma lunedì 7 marzo alle 16.30, trasmesso in diretta sul canale Youtube dell'ateneo con la partecipazione di studiose, delegate rettorali ed esponenti politiche per un confronto su strategie e azioni messe in campo a livello universitario, cittadino, italiano ed europeo al fine di raggiungere una reale parità di genere nella vita personale come in quella lavorativa. Ospite di riguardo ospiti Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia.
Il Libraccio, dall'8 all'11 marzo trasmetterà sul proprio canale Instagram undici incontri in cui scrittrici, scrittori e influencer parleranno di grassofobia, razzismo, transizione e transfobia, sex work, femminismo e mascolinità tossica.
Il Municipio 3 celebra l'8 marzo inaugurando un ciclo di incontri e iniziative sui temi della parità delle donne intitolato "A passo di donna - energie per il cambiamento". Il primo incontro è l'8 marzo alle 18,30 sul tema "Femminismi tra passato e presente", con Maria Arena e Fiorella Imprenti, all'Auditorium Stefano Cerri, in via Valvassori Peroni al 56. Altri due incontri a marzo, il 18 marzo su donne e lavoro e il 25 marzo sulla Città delle donne, cioè sull'organizzazione territoriale che tenga conto anche delle specifiche esigenze femminili.
Lunedì 7 Marzo alle 21 il Municipio 7 organizza "Torniamo a casa da sole", una camminata femminile solidale per la sicurezza delle donne.
Il Gruppo regionale del Pd lunedì 7 marzo l'incontro coordinato dalla consigliera Paola Bocci titolo emblematico "Il lavoro delle donne: dalla pandemia alla ripresa".
La Libera Università delle Donne consiglia una visita all'installazione "Abagnomaria", realizzata sulla passerella del Parco Nord dalle 9 alle 18 fino al 13 marzo, e inaugurazione ufficiale l'8 marzo alle 11.30. L'installazione è curata da Fondazione Brambilla Pisoni Onlus in collaborazione con varie realtà tra cui Anpi Bresso e con l'ideazione artistica di Donoma deve il nome a Maria la Giudea, l'inventrice della tecnica di cottura che sfrutta il calore dell'ebollizione dell'acqua.
Milano Prossima organizza il 10 marzo alle 21 allo Spazio Ligera di via Padova 133 "10 marzo 1946, il giorno in cui diventammo cittadine" per parlare di voto alle donne e diritti.
A Palazzo Reale è possibile visitare la grande mostra dedicata all'immagine della donna nel Cinquecento nella pittura del maestro Tiziano e l'esposizione fotografica inaugurata qualche giorno fa nelle Sale degli Arazzi, con i ritratti delle direttrici dei musei italiani fotografate da Gerald Bruneau.
La Pinacoteca di Brera e il Cenacolo Vinciano hanno aderito all'iniziativa promossa dal Ministero dei Beni Culturali per l'8 marzo: l'ingresso al museo è gratuito per le donne (consigliata la prenotazione).
L'8 Marzo alle Gallerie d'Italia, dalle 17 alle 18, visita guidata 'Le viaggiatrici del Grand Tour' con uno sguardo alle donne che hanno viaggiato nel Bel Paese e che hanno lasciato come testimonianza diari di viaggio, poesie, ritratti.
Alla Pinacoteca Ambrosiana, l'8 e il 13 marzo alle 15,30 è in programma un tour dedicato alle donne ma aperto a tutti coloro che vogliono riscoprire i capolavori della Pinacoteca, fra cui sono presenti moltissimi ritratti femminili: madri, sante, peccatrici, figlie, duchesse, vedove, ognuna con una sua storia.
Il Museo archeologico organizza il webinar online 'Augusto e le sue donne', mercoledì 9 marzo alle 21, per far conoscere le donne presenti nel museo: sia quelle silenziose e senza nome che si possono immaginare dietro al corredo o agli oggetti da loro utilizzati, sia quelle più note e parlanti che sono state ritratte ma anche raccontate dagli storici antichi.
Dal 5 all'8 Marzo lo Spazio d'Arte Scoglio di Quarto ospita la mostra "Cento artiste solidali con le donne afghane", con le opere di cento e più donne fra artiste, poetesse, fotografe e storiche dell'arte di diverse età, provenienza e formazione. In mostra più di cento "tondi" d'arte per ridare un volto alle donne afghane.
L'artista Andi Kacziba inaugura alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, la mostra "Prendi il mio cuore" curata da Raffaella De Chirico. Una parafrasi della poesia di Saffo ''Prendi il mio cuore e portami lontano'', un'occasione per dar voce alle donne e fare il punto, attraverso una serie di sculture e performance, sulla violenza di genere e il gender gap di cui le donne sono state vittime anche durante la pandemia.
A Casa Emergency, dall'8 al 20 Marzo c'è la mostra fotografica 'Fear of Beauty' con i ritratti di donne di generazioni diverse nella loro quotidianità: qualcuna suona, qualcuna scatta fotografie, qualcun'altra lava le stoviglie o viene ritratta mentre sta imparando ad andare in bicicletta. L'esposizione, ideata da Carla Pessina in collaborazione con l'Associazione donne fotografe, presenta le opere di cinque fotografe afghane, Mariam Alimi, Roya Heydari, Fatimah Hossaini, Zahara Khodadadi e Najiba Noori. Artiste che hanno lasciato il loro Paese per poter continuare a inseguire la passione e l'arte.
Ai musei civici potrebbe(?) non essere garantita l'apertura regolare delle mostre, a causa dell'adesione del personale allo sciopero generale nazionale: infatti l'8 marzo di Milano quest'anno più di sempre sarà una giornata di rivendicazione dei diritti, delle donne e non solo.
A Palazzo Pirelli il progetto Onco Hair, iniziativa per donare i capelli alle donne che stanno affrontando la chemioterapia per carcinoma alla mammella, promosso dall'Associazione per il Policlinico Onlus, da Fondazione Cariplo e da CRLAB. A un anno dal lancio dell'iniziativa, le venticinque protagoniste hanno raccontato la loro esperienza, spiegando quanto indossare la protesi tricologica Cnc (capelli naturali a contatto) sia di grande supporto nella battaglia contro la malattia. Soprattutto per ricordare l'impegno di Regione Lombardia verso le donne che affrontano il carcinoma mammario ed è stata soprattutto Simona Tironi, vicepresidente della commissione Sanità e promotrice dell'iniziativa. a raccontare: "La nostra Regione è un'eccellenza nella cura oncologica grazie anche alla Rete Oncologica Lombarda, un sistema di accessi diffusi sul territorio che consente al cittadino di entrare nei percorsi di cura direttamente nel proprio luogo di residenza. Avendo potuto riscontrare l'utilità per le pazienti chemioterapiche della protesi capillizia, mi sono fin da subito adoperata affinché sia resa accessibile a quante più persone possibili, perché si tratta di uno strumento innovativo in grado di ridare la giusta dignità alla donna".
A Cascina Merlata, nell'ambito dell'iniziativa "Cascina in Rosa" che proseguirà fino al 13 Marzo, dall'8 al 10 Marzo vengono offerte a tutte le donne visite gratuite per sensibilizzarle sull'importanza della prevenzione: sono disponibili lo screening dei nei, quello cardiologico e quello per l'osteoporosi.
Qualche chef celebra la Festa della Donna: Filippo La Mantia preparerà i piatti contenuti nella speciale dinner box che verrà recapitata a tutti i partecipanti milanesi alla cena di gala virtuale organizzata su Zoom dalla onlus Gomitolorosa per sostenere un progetto di lanaterapia a favore dei pazienti di Alzheimer e dei loro caregiver. Ed Ernst Knam ha realizzato per la vetrina della sua pasticceria la maxi scultura di cioccolato fondente CioccoMimosa, un omaggio destinato a tutte le donne.
Milanosport organizza una iniziativa alla piscina Cozzi: le donne maggiorenni hanno la possibilità - con prenotazione obbligatoria esclusivamente online - di accedere gratuitamente alla piattaforma tuffi con altezza 5 metri per scattare una foto che avrà come sfondo la vasca e l'opera 'Be water' di Toiletpaper Magazine. Si possono effettuare prenotazioni per un massimo di 4 persone e fino a esaurimento posti.
Grazie Milano!