La Germania si è denudata
“Viviamo in un paese rotto”, scrive il settimanale Der Spiegel e denuncia l' "incompetenza tedesca"
Il giornale tedesco traccia un bilancio della situazione nel paese a un anno dall’inizio della pandemia, tra caos e difficoltà gestionale, che hanno portato la Merkel ad annunciare un possibile prolungamento del lockdown anche in aprile.
“Nel sedicesimo anno di governo della cancelliera Merkel, si ha a volte la nauseante sensazione di vivere in un Paese rotto. Il maestro di scuola tedesco di una volta, che in tutti i suoi quaderni faceva stampare il marchio di qualità Made in Germany, è diventato nei confronti internazionali un pigro ritardatario che insegue”.
La cover story ha un titolo eloquente: “La nuova incompetenza tedesca”. “Perché non riusciamo a tenere sotto controllo il caos del coronavirus?” si chiede il settimanale (649 mila, il più diffuso in Germania). “Non parliamo di scandali e disavventure: la repubblica rivela una debolezza sistemica, la pazienza dei cittadini è al limite”.
Il nostro magazine Berlin89 denunciò 5 mesi fa (20 ottobre) il caos e le difficoltà gestionali della pandemia nell'articolo:
In Germania i morti da Covid19 contati ad occhio . Alcuni stralci:
- Il conteggio dei malati, dei ricoverati in terapia intensiva, dei morti di Covid19, è fatto dal lunedì al venerdì, poiché di mezzo c’è il week end, che per regola non lo si sospende nemmeno in una situazione di emergenza.
- Sì, ricorrono al fax, il vecchio fax, perchè la digitalizzazione della Sanità in Germania è ancora tutta da inventare, e quel poco che è stato fatto, non è stato ancora completato. A denunciarlo è il Deutsches Ärzteblatt , l’organo ufficiale dell’Associazione dei medici tedeschi che è di gran lunga la rivista medica con la maggiore tiratura, 350 mila e passa le copie vendute alla settimana.
- Riassumendo al massimo: per ciascun paziente che entra in ospedale sono necessari non meno di due giorni per diagnosticarne la malattia, e qualche altro ancora per registrarlo come persona infetta da coronavirus. La diagnosi viene poi ricopiata a mano su un modulo e inviata via fax al proprio distretto di riferimento, del tutto simile all’italiana SISP, (servizi di Igiene e Sanità pubblica) delle Asl. Ce ne sono 76 di distretti in tutta la Baviera precisa l’emittente di Monaco, per dare meglio l’idea del numero di persone impegnate nel lavoro di amanuense.
- Leggendo le statistiche tedesche, nessuno – in Europa e nel Mondo – saprà mai se i dati sono arrotondati ad arte per difetto o per eccesso.
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