Sono passati più di trent’anni dalla caduta del muro di Berlino, da quel giorno di novembre in cui la Germania dell’Est annuncia l’apertura della “frontiera” tra Berlino Est e Ovest.

Gli storici fissano al 1991 la fine della Guerra Fredda, collegandola al fatto che è nel dicembre di quell’anno che l’Unione Sovietica si dissolve e termina così un mondo diviso in due blocchi, nato con la seconda guerra mondiale. Per più di quarant’anni due ideologie ben distinte, quella capitalista e quella comunista. 

Tweet

Whatsapp

Un grande attore globale è entrato nell'arena dell'alfabetizzazione mediatica: la NATO che presenta le sue iniziative come a sostegno dell'alfabetizzazione mediatica. I militari  propugnano la sorveglianza, la censura e il conformismo ideologico, con un  approccio  che premia l'obbedienza e penalizza il dissenso. 

Tweet

Whatsapp

Coloro che difendono gli oppressi - come Francesca Albanese - saranno trattati come oppressi

Tweet

Whatsapp

Il discorso del Presidente Vladimir Putin al vertice dei BRICS tenutosi questa settimana (6 luglio) a Rio de Janeiro è stato breve . Insolitamente breve per i discorsi pubblici di Putin, ma non così breve per i suoi interventi al vertice dei BRICS degli anni precedenti.

Tweet

Whatsapp

Cosa nasconde  l'esaltante promessa dei volenterosi? Per meglio capire quanto si è detto e proclamato il 10 luglio 2025 a Roma alla quarta Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, riproponiamo questo articolo di Laura Ruggeri, che abbiamo pubblicato due anni fa, nel luglio del 2023,  che calza a pennello.

La strategia di questa guerra per procura contro la Russia prevede sia la distruzione dell’Ucraina che l’ucrainizzazione dell’Europa, un processo finalizzato a controllare, militarizzare e saccheggiare il Vecchio Continente. Ma tutto questo presuppone che l’Ucraina vinca la guerra e rimanga sotto il controllo dell’Occidente.

Tweet

Whatsapp

Il Segretario Generale della NATO Mark Rutte e il Commissario Europeo per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius ritengono che la Russia possa lanciare un attacco su vasta scala contro l'Europa entro il 2030, un timore che ha spinto i governi di tutto il continente a prepararsi alla guerra. Mentre i cittadini europei accumulano scorte di cibo e i governi intensificano la prontezza militare, un Paese vede un'opportunità di sfruttamento di questa paura: Israele.

Tweet

Whatsapp