Destinazione Germania, si riparte: B2B per l’export delle Pmi "made in Varese"
Ci saranno anche tre imprese associate a Confartigianato Varese venerdì 8 settembre a Ville Ponti quando si poserà un nuovo tassello nel percorso di avvicinamento del sistema imprenditoriale locale al mercato tedesco.
Un mercato che, già oggi, costituisce il primo sbocco per la produzione varesina destinata all’export, oggi attestata su un valore annuo pari a un miliardo e duecento milioni di export. E che, secondo le previsioni dell’Export Opportunity Index di Sace, entro il 2020 è destinato ad assorbire un aumento del 3,6%. Prospettive non irrealistiche, a fronte di un incremento di 3,9 punti percentuali già registrato su scala provinciale nel confronto fra primo trimestre 2016 e analogo periodo dell’anno in corso.
Ha dunque basi solide l’appuntamento di venerdì a Ville Ponti dedicato alla Germania nell’ambito del percorso avviato dalla Camera di Commercio di Varese in sinergia con Provex. Grazie alla collaborazione con Camera di Commercio italiana per la Germania e Bme (associazione che raggruppa oltre 9.600 uffici acquisti tedeschi), i fornitori locali avranno la possibilità di incontrare direttamente numerosi buyer dei settori automotive, meccanica e plastica, in rappresentanza di aziende tedesche interessate ad avviare nuovi rapporti commerciali.
Ad oggi sono oltre 50 gli incontri B2B in agenda. A ulteriore conferma della crescente importanza di tutte le iniziative orientate all’internazionalizzazione delle imprese,fiere comprese, anche i dati contenuti nel rapporto “Piccole imprese nelle filiere globali” predisposto dall’Ufficio Studi di Confartigianato in occasione della Summer School 2017.
Per quanto riguarda l’export, in particolare, il primo semestre 2017 ha fatto registrare un incremento pari all’8%. Una performance superiore a quella tedesca (+6,1%) e doppia nel confronto con la Francia (+3,8%). Meglio di noi fa solo la Spagna (+10%).
Le vendite del made in Italy crescono, in particolare, nei settori delle piccole e medie imprese e, nello specifico, l’Italia risulta oggi il primo Paese dell’Eurozona per export diretto delle Mpmi.