Broken nature, la XXII Triennale di Milano indaga le ferite del pianeta
La XXII edizione dell'esposizione dal titolo "Broken nature" si connette com'è nella sua tradizione ad alcuni dei grandi temi della nostra contemporaneità.
La natura si è rotta, spezzata, e il mondo sta subendo le conseguenze di un eccessivo sfruttamento da parte dell'uomo, avviandosi verso un futuro pericolosamente incerto. Il riscaldamento del pianeta preoccupa soprattutto i giovani, che chiedono di affrontare a tutti i livelli la questione del cambiamento climatico.
Ecco perché il tema della Ventiduesima Triennale di Milano, la prima guidata dal presidente Stefano Boeri, è Broken Nature: Design Takes on Human Survival (Natura spezzata: il Design si occupa della sopravvivenza umana). "La Triennale torna ad essere un luogo in cui si affrontano i temi del futuro - ha spiegato Boeri - come nella sua tradizione a partire dal 1947, momento importantissimo per il dibattito sulla ricostruzione del paese dopo la guerra".
La cultura del progetto ha un ruolo importante nell'affrontare i grandi temi, lo fa non solo con il design e l'architettura ma anche con gli aspetti della tecnologia, della scienza e dell'arte, grazi all'allestimento di Paola Antonelli, senior curator del Dipartimento di Architettura e Design e direttrice del Dipartimento Ricerca e Sviluppo al Museum of Modern Art di New York.
"Con questa edizione dell'Esposizione Internazionale - ha ribadito Boeri - la Triennale ribadisce la propria volontà di riprendere la tradizione di questa manifestazione connettendola ad alcuni dei grandi temi della nostra contemporaneità, aprendo la riflessione alla comunità internazionale del design e dell'architettura.".