Che si deve fa' per campa'? A rispondere ci prova l'Art Talk
La Prima Contemporary Art Talk all’Ambasciata d’Italia a Berlino: "Dall’effimero al sostenibile" che indagherà sul rapporto dell’uomo con la natura. Presenti i vertici dei Musei e delle Collezioni di Arte Contemporanea d’Italia e Germania.
Esiste un'arte della sostenibilità? Come può la soggettività dell’artista arricchire l’oggettività dello scienziato? Come possono etica ed estetica convivere e completarsi vicendevolmente nel design e nell’arte contemporanea?
Sono state queste le domande attorno alle quali si è incentrata la Prima Italian Contemporary Art Talk “Dall’Effimero al Sostenibile”, alla quale hanno preso parte oltre 200 partecipanti, fra cui i vertici dei Musei e delle Collezioni di Arte Contemporanea d’Italia e Germania, e diversi esponenti della comunità di artisti operanti fra Italia e Germania, anche appartenenti al network “Peninsula.land”.
L’iniziativa, promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale in ottanta città in tutto il mondo, è la finestra internazionale della Giornata del Contemporaneo, giunta in Italia alla sua quattordicesima edizione, grazie alla quale sabato 13 ottobre oltre un migliaio di musei, dalle grandi città ai piccoli borghi, apriranno le loro porte gratuitamente per mostre, conferenze e laboratori sul tema unico della cultura del contemporaneo.
Nel corso della manifestazione, il Presidente della Triennale di Milano Prof. Stefano Boeri ha presentato i nuovi progetti per i prossimi anni, a partire dalla XXII Triennale “Broken Nature”, che dal 1 marzo al 1 settembre 2019 indagherà sul rapporto dell’uomo con la natura, composto di complessi e numerosi legami che nel tempo abbiamo danneggiato, ma che possono e devono essere recuperati contando su una fruttuosa collaborazione tra design, scienze della vita e scienze sociali, in una fase di positiva evoluzione del design organico e rigenerativo.
La XXII Triennale potrà contare - grazie al coinvolgimento di Haus der Kulturen der Welt - su un qualificato contributo tedesco - illustrato dal Direttore del Museo Bernd Scherer - grazie al progetto “Anthropocene”, che dal 2013 indaga sulla possibilità di un approccio interdisciplinare alla “Earthbound knowledge”, dove le forze dell’umanità, della tecnologia, della cultura e dell’industria interagiscono in base alle possibilità e ai limiti del nostro pianeta. Il Direttore del MAXXI - Arte, Bartolomeo Pietromarchi, ha presentato la nuova programmazione del Museo, con un’enfasi sulle nuove sfide per la contemporaneità derivanti dalle nuove tecnologie, e sulle opportunità di collaborazione fra le realtà artistiche di Italia e Germania.
Nel corso di una tavola rotonda - moderata da Bertram Niessen (Direttore del Network di ricerca “Che Fare”, e dall’artista e curatrice Yvonne Andreini, da 14 anni a Berlino - gli artisti Armin Linke e Diana Scherer e il designer Werner Aisslinger hanno poi discusso il contributo delle discipline creative all’attuale dibattito sulla sostenibilità e su come l’arte - quale cognitio sensitiva- possa contribuire ad ampliare gli orizzonti dell’analisi empirica.