È di Arminio dei Cherusci il primo voltafaccia - La Pax Romana
A questo punto la macchina da guerra romana si mette in moto, le legioni attraversano il Reno a passo di marcia, s'inoltrano nella misteriosa terra dei Germani, mettono a ferro e fuoco i villaggi della bellicosa tribù dei Sigambri.
I legionari di Cesare alle prese con la costruzione del ponte sul Reno
Dopo qualche giorno si presentano alcune delegazioni tribali: ne hanno abbastanza di quegli energumeni venuti dall'Italia e dunque promettono pace e lealtà, per questo Cesare ordina il ripiegamento sulla riva sinistra e fa distruggere il ponte. Quel capolavoro non è durato che poche settimane: mica si poteva lasciare ai barbari dell'altra riva un trampolino di lancio per le loro scorribande nei territori controllati da Roma! Del resto l'impresa ha raggiunto il suo scopo, che non era soltanto la punizione delle tribù ostili ma anche, come si sarebbe detto in futuro, una promozione d'immagine.
Cesare manda a dire ai Germani che se ne stiano tranquilli, perché le sue legioni possono andare e colpire dovunque vogliano.